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Non è truffa ma insolvenza fraudolenta Vale 6 mesi

Il giudice Lagrasta ha inflitto sei mesi di reclusione d Alberto Scalco, 38 anni, residente a Cittadella, nel Padovano. L’imputato, difeso dagli avv. Fabio Della Mea e Lara Frigo, ha goduto della sospensione condizionale della pena dopo che il giudice ha derubricato la truffa che gli veniva contestata dalla procura in insolvenza fraudolenta. I fatti erano avvenuti a Tezze nel dicembre 2015. Scalco era accusato di avere contattato Massimo Cervellin, titolare della ditta “Affilatura coltelli F.lli Cervellin”; gli aveva riferito di avere subito un furto e gli aveva chiesto di fargli avere della merce, nonostante fosse domenica; la vittima, che non si è costituita parte civile in aula, gli aveva fatto avere del materiale per oltre 13 mila euro. L’imputato aveva pagato con un assegno, che poi era risultato essere non incassabile, e poi si era reso irreperibile; di fatto si era impossessato della merce senza versare il becco di un quattrino. Scalco era stato poi identificato e denunciato. In aula è emerso però che non c’erano stati artifizi e raggiri, come prevede la norma per la truffa, ma che semplicemente l’imputato aveva comprato sapendo di non riuscire a pagare. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lucio Zonta

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