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Natura da record In quindicimila a “Di rara pianta”

La scena in costume per il restauro della lapide asburgicaFolla delle grandi occasioni al giardino Parolini: numeri record per la nona edizione della rassegna “Di rara pianta” FOTOSERVIZIO CECCON
La scena in costume per il restauro della lapide asburgicaFolla delle grandi occasioni al giardino Parolini: numeri record per la nona edizione della rassegna “Di rara pianta” FOTOSERVIZIO CECCON
La scena in costume per il restauro della lapide asburgicaFolla delle grandi occasioni al giardino Parolini: numeri record per la nona edizione della rassegna “Di rara pianta” FOTOSERVIZIO CECCON
La scena in costume per il restauro della lapide asburgicaFolla delle grandi occasioni al giardino Parolini: numeri record per la nona edizione della rassegna “Di rara pianta” FOTOSERVIZIO CECCON

Una giornata tutta nel segno della natura, ieri in città, tra le composizioni ornamentali di “Giardini a Bassano”, i concorsi legati al verde di Pro, quartiere Centro storico e Confcommercio e la nona edizione della due giorni “Di rara pianta”. L’iniziativa, promossa al giardino Parolini sotto le insegne del Rotary club “Bassano Castelli”, ha radunato nell’orto botanico che da due oltre secoli guarda il centro storico il meglio della produzione florovivaistica nazionale, con oltre 50 espositori. Accanto a loro, il fine settimana ha offerto alle migliaia di visitatori stand a taglio culturale o sociale oltre a laboratori promossi da una ventina di realtà. Tra queste ultime, il Cai, Italia Nostra e l’associazione oncologica “S. Bassiano Onlus” che negli ultimi anni valorizza il giardino a scopo terapeutico. Alla fine delle due giornate, è stato record di presenze con oltre 15mila visitatori in arrivo da tutto il nord Italia. «Una cifra e una serie di proposte – ha commentato il botanico Giuseppe Busnardo, anima dell’iniziativa fin dai suoi primi passi – che ci portano a essere la prima manifestazione del genere in Veneto, con numeri e qualità in crescita costante». Al punto che, ieri pomeriggio, è stata ospite d’onore al giardino Parolini anche una delegazione della famiglia… Asburgo. Si è trattato di quattro attori, protagonisti della rievocazione pomeridiana della visita che l’imperatore Francesco I e il viceré del Lombardo-Veneto, il fratello arciduca Ranieri fecero nel maggio del 1825 all’allora orto botanico realizzato dal naturalista Alberto Parolini. La scena in costume d’epoca, con tanto di lettura in tedesco dei saluti che l’imperatore fece allora alla città, ha lanciato ufficialmente un service congiunto di Rotary e Innerwheel legato al giardino. Si tratta del restauro della lapide commemorativa della visita imperiale, oggi nel chiostro del museo, pronto a partire nelle prossime settimane. «Di Rara Pianta non è una fiera – ha commentato il sindaco Riccardo Poletto -: è un contenitore culturale che grazie a Busnardo e alla sensibilità del Rotary ci ha permesso di riscoprire le potenzialità del giardino Parolini. L’obiettivo oggi è rendere questo luogo sempre più vitale, rimanendo in linea con le indicazioni del suo creatore». Vale a dire, sì alle iniziative nell’arco delle quattro stagioni, purché al centro restino sempre cultura e natura. «L’edizione del decennale è a un passo – ha chiuso Busnardo -: dalla prima, nel 2011, abbiamo stretto alleanza con l’Orto botanico di Padova, che garantisce il patrocinio, abbiamo potenziato l’offerta didattica, con le passeggiate alla scoperta delle essenze più preziose, e allargato il ventaglio di proposte a tante iniziative anche di tipo sociale. Il risultato sono le file interminabili di persone che abbiamo visto per due giorni all’ingresso del giardino. Dicono tutte le possibilità racchiuse nel nostro giardino e sono lo stimolo migliore per proseguire nel suo pieno recupero alla città». •

Lorenzo Parolin

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