<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Morì nello schianto aereo L’eredità milionaria resta avvolta nel mistero

Giorgio Pastega, l’imprenditore scomparso nel 2006La scena del tragico incidente aereo a Cassola in cui morì anche Orfeo Ferraro di Mussolente
Giorgio Pastega, l’imprenditore scomparso nel 2006La scena del tragico incidente aereo a Cassola in cui morì anche Orfeo Ferraro di Mussolente
Giorgio Pastega, l’imprenditore scomparso nel 2006La scena del tragico incidente aereo a Cassola in cui morì anche Orfeo Ferraro di Mussolente
Giorgio Pastega, l’imprenditore scomparso nel 2006La scena del tragico incidente aereo a Cassola in cui morì anche Orfeo Ferraro di Mussolente

A 13 anni di distanza dal tragico incidente aereo in cui perse la vita, precipitando a Cassola di ritorno da un viaggio di lavoro in Friuli con un amico, l’eredità dell’imprenditore Giorgio Pastega resta un mistero. O, meglio, non si hanno tracce di che fine abbia fatto il suo ingentissimo patrimonio, valutato in «svariati milioni di euro». Le sue eredi legittime non hanno trovato, e percepito, quasi nulla; e nonostante le indagini della magistratura gli accertamenti hanno sempre sbattuto contro quello che appare un muro di gomma. Tanto è vero che il pubblico ministero Giovanni Parolin, che ha coordinato la lunga indagine, ha chiesto l’archiviazione; ma le tre sorelle Pastega non ci stanno. L’udienza di opposizione all’archiviazione si è tenuta l’altra mattina in tribunale; il giudice Roberto Venditti si è riservato se accogliere la richiesta della procura o ordinare nuove indagini. LA TRAGEDIA. Era il 9 aprile del 2006 quando l’ultraleggero di proprietà e condotto da Pastega si schiantò all’interno dell’aviosuperficie Koocaburra, in località Ca’ Mora a Cassola. Per l’imprenditore, 58 anni, e per l’amico e collega Orfeo Ferraro, 46, di Mussolente, non ci fu nulla da fare. Pastega lasciò nel dolore i quattro figli avuti in prime nozze e la seconda famiglia che si era costruito. L’INVENTARIO. Qualche mese dopo venne redatto l’inventario dell’eredità dell’imprenditore. Si trovò pochissimo: una Renault, la proprietà al 50 per cento di un immobile in via Pola a Bassano, la partecipazione del 60 per cento della sia azienda, la “Pastega elettronica professionale srl” in liquidazione, conti, titoli, armi. In totale, poche decine di migliaia di euro. E il resto? La vittima aveva ricevuto dal padre un’ingentissima eredità, composta ad esempio da 23 appartamenti a Bassano, oltre ad altri immobili a Jesolo e ad Asiago, la villa di famiglia, un conto in Svizzera, partecipazioni societarie e un cospicuo deposito titoli. Che fine hanno fatto? È un giallo. I TRUST. Le tre figlie di primo letto Cristina, Luisa e Maria negli anni hanno cercato di fare chiarezza: il padre era un imprenditore di successo, che aveva accumulato un patrimonio di prim’ordine, e non risultava che avesse donato a terzi i suoi beni, o li avesse dissipati. Le ricerche hanno portato a scoprire che aveva dato vita a società estere, anche in paradisi fiscali, come la Winchester Gestao o la “Investimentos Lda” nell’isola di Madeira, oltre ai trust “St. Peters” nell’isola di Guernsey e “Quavis” a Cipro. Società schermate. LE INDAGINI. Le tre figlie, tutelate dall’avv. Riccardo Lugaro, avevano presentato un esposto all’allora procura di Bassano. Chi c’era dietro quelle società? Che fine hanno fatto i beni? La guardia di finanza lavorò a lungo, senza venirne a capo. Gli accertamenti portarono da un lato all’avv. Federico Di Maio di Milano, come professionista di riferimento, che oppose il segreto; e poi al commercialista bassanese Carlo Vedove. Quest’ultimo è stato indagato per ricettazione nell’ambito di una più vasta inchiesta per appropriazione indebita del patrimonio milionario. Ma ora, ad anni di distanza, il pm ha chiesto l’archiviazione, ritenendo di non avere elementi contro di lui. Vedove, tutelato dall’avv. Corrado Strazzabosco, concorda. Non le tre figlie, che hanno sollecitato nuove e più incisive indagini. Chi si è tenuto i beni del papà? • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Diego Neri

Suggerimenti