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Bassano

«Mio nipote Luca
rivive nelle cure
ai bimbi del Kenya»

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Luca Russo
Luca Russo
Luca Russo
Luca Russo

Oggi Luca Russo avrebbe compiuto 28 anni. Ma per Bassano, e non solo, il giovane ingegnere ucciso sulla Rambla di Barcellona il 17 agosto 2017, nell’attentato dei terroristi islamici costato la vita a 13 persone, c'è ancora. C’è nei fiori blu dell’aiuola di quartiere Ca’ Baroncello e della sua parrocchia; c’è nell’aula della biblioteca comunale a lui dedicata; c’è nell’albero piantato dalla fidanzata Marta Scomazzon - all’epoca rimasta ferita - che sta rifiorendo proprio in questi giorni e aspetta di essere contemplato da chi avrà voglia di sedersi sulla panchina che gli è stata messa appositamente accanto. C’è per i volontari e i medici dell’associazione “Dario Bonamigo”, che in suo nome hanno fondato una scuola infermieri a sostegno di un ospedale pediatrico in Kenya. 

Luca Russo c’è ancora, anche e soprattutto, per nonna Rosalba: «Vorrei che Luca non venisse dimenticato, perché sta ancora facendo tanto attraverso le persone che gli hanno voluto bene. E i bimbi dell’ospedale in Kenia possono stare meglio grazie a lui».

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