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Mezza del Brenta Sammy superstar «Insieme si vince»

Sammy festeggiato con la medaglia al colloSammy Basso, applauditissimo, con gli amici al traguardo della Mezza maratona del Brenta FOTOSERVIZIO  CECCON
Sammy festeggiato con la medaglia al colloSammy Basso, applauditissimo, con gli amici al traguardo della Mezza maratona del Brenta FOTOSERVIZIO CECCON
Sammy festeggiato con la medaglia al colloSammy Basso, applauditissimo, con gli amici al traguardo della Mezza maratona del Brenta FOTOSERVIZIO  CECCON
Sammy festeggiato con la medaglia al colloSammy Basso, applauditissimo, con gli amici al traguardo della Mezza maratona del Brenta FOTOSERVIZIO CECCON

«Un anno fa alla maratona di Venezia ci siamo emozionati, ma correre a casa mia, insieme agli amici, è qualcosa di unico». Sono passate da poco le 11.30 e Sammy Basso taglia il traguardo con passo deciso alla mezza maratona del Brenta. Non importa che la progeria gli renda difficoltoso camminare: Sammy anche questa volta è più forte della malattia. Ad accompagnarlo, i “Sammy Runs Brenta”, 50 podisti che hanno corso con lui e per lui lungo in 21 chilometri del percorso, aiutandolo con tratti su una speciale carrozzina. Fatica? «Io no – scherza -, ma anche se fosse, arrivare insieme cancella ogni stanchezza». E sono applausi, complimenti, selfie perché il 23enne Sammy di Tezze è il vincitore morale di questa edizione della Mezza. Lui, come sempre, non si nega: ha un sorriso per tutti e dice di sì alle tante richieste di foto che gli piovono addosso. «L’anno scorso a spingere la carrozzina avevo dei podisti allenati alla maratona – spiega -, quest’anno la sfida era portare su un percorso lungo anche gli amici di vecchia data che prima di qualche settimana fa non avevano mai corso. L’obiettivo era arrivare in fondo tutti». Ci sono riusciti, e l’impresa dice che insieme si può, perché dove non arriva il singolo, arriva il gruppo, se tutti si danno una mano». Così, mentre i componenti della squadra si davano il turno a spingere la carrozzina speciale, Sammy ha fatto la sua parte incitando, coordinando e ricordando ai neofiti delle lunghe distanze che ogni metro percorso era un piccolo risultato raggiunto. Al campo di atletica di S. Croce, nel frattempo, il resto del team era allo stand allestito alla partenza per raccontare nascita e preparazione dell’ennesimo progetto di sensibilizzazione che ha visto Sammy protagonista. «I ragazzi si sono allenati trovandosi un paio di volte a settimana per tutta l’estate – ha detto Silvia Miscischia per l’organizzazione -. Rispetto a un anno fa abbiamo utilizzato molto i social per farci conoscere, e abbiamo cercato di variare i luoghi di allenamento». Scelte che hanno fatto crescere la curiosità attorno al progetto “Sammy Runs Brenta” e il numero di candidati componenti della squadra per le prossime corse. «Adesso ci gustiamo questo successo e ci riposiamo un po’ – ha precisato Sammy -. L’idea di correre insieme è nata soprattutto per trascorrere una mattinata in amicizia. Vogliamo che il divertimento nel nostro gruppo non manchi mai». Il futuro del giovane di Tezze dice a breve la corona di alloro della laurea magistrale in scienze.«Sono passati due anni dalla triennale – evidenzia – e per me è tempo di tesi». Contribuendo, come sempre, agli studi sulla sua malattia. «Per cui – scherza – mi sa che dopo la laurea dovrò proprio fare il dottorato di ricerca». Nel frattempo gli passano un cappellino e una bottiglia d’acqua. Si disseta come tutti i maratoneti dopo l’arrivo e pensa già al prossimo traguardo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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