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Mazzini, è guerra Preside del Brocchi

Piccoli alunni all’interno della scuola elementare Mazzini CECCON
Piccoli alunni all’interno della scuola elementare Mazzini CECCON
Piccoli alunni all’interno della scuola elementare Mazzini CECCON
Piccoli alunni all’interno della scuola elementare Mazzini CECCON

«A me non piacciono quelli che pretendono, da non esperti, di insegnarti il mestiere». È furioso, Gianni Zen. Il preside del Brocchi accusa di «procurato allarme» la presidente del comitato genitori della Mazzini, Silvia Faustini, la quale ha puntato il dito contro le condizioni della scuola primaria, che a settembre ospiterà anche alcune classi del liceo. La portavoce dei genitori ha riferito che, se non saranno assicurate certe condizioni di sicurezza, compresa la separazione tra spazi per i liceali e spazi per i bambini, questi ultimi non entreranno a scuola l’11 settembre, data di riavvio delle lezioni. «Dispiace vedere, ancora una volta, una sorta d’irresponsabilità mista a leggerezza, rispetto a precise responsabilità - contrattacca ora Zen -. Avevo letto i post della presidente del comitato genitori della Mazzini Silvia Faustini, compresi certi commenti da social, cioè scritti senza essere pensati. E non ero intervenuto per lasciare alla libera discussione la speranza del principio di realtà. Una speranza vana». Zen rivela che la stessa presidente, alcuni giorni fa, lo aveva cercato per un incontro. Anche questa, però, è stata una speranza vana, soltanto a parte inverse. Il preside, infatti, aveva rifiutato. «Ho declinato la richiesta perché la responsabile della scuola è la preside, non la presidente del comitato genitori - prosegue -. A me non piacciono quelli che pretendono, da non esperti, di insegnarti il mestiere. E il responsabile della sicurezza in una scuola è il preside, non altri». La dirigente scolastica della Mazzini è Luisa Caterina Chenet. «Ma attaccando la preside, Faustini ha attaccato anche me, che manderò alla Mazzini 9 classi con 240 studenti, cioè il doppio dei bambini della scuola primaria - spiega Zen - I problemi li conosco bene, ma il senso della misura dovrebbe aiutare a tenere un profilo di corresponsabilità, senza pretendere di avere l’ultima parola. Vedo però che Faustini addirittura emette giudizi, sospetti, lancia ultimatum, compreso di rivolgersi un avvocato. Forse l’avvocato dovrebbe ricordarle che esiste il reato il procurato allarme». Zen non nega i problemi che di cui soffre la scuola, in primis le infiltrazioni dal tetto. Ecco quindi che invita a ripensare a un uso diverso per quell’edificio e ad avviare una seria discussione sugli spazi scolastici della città. «La Mazzini potrebbe diventare sede dell’Archivio di Stato - afferma -. Inoltre, il calo demografico sta colpendo anche la nostra città e ci sono sempre meno coppie che vivono nel centro storico. Dobbiamo perciò valutare quali spazi per gli studenti abbiamo a disposizione nel resto di Bassano». Prima però c’è un altro problema. La gara provinciale per la fornitura di banchi, sedie e lavagne per diverse scuole superiori del Vicentino, tra cui il Brocchi, è andata deserta. Da essa dovevano arrivare i nuovi banchi da sostituire a quelli troppo piccoli delle aule per il Brocchi alla Mazzini, circa 150. La Provincia però rassicura che ora si procederà all’acquisto dei materiali sul Mepa, il Mercato Elettronico della pubblica amministrazione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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