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Margnan, un coro di no al parcheggio interrato «Rischiamo il disastro»

Il pubblico dell’assemblea FOTOSERVIZIO  GIANCARLO  CECCONLa giunta comunale nella sede del quartiere Margnan illustra il progetto del park interratoUna veduta dall’alto di Prato Santa Caterina: l’amministrazione vuole interrare i posti auto
Il pubblico dell’assemblea FOTOSERVIZIO GIANCARLO CECCONLa giunta comunale nella sede del quartiere Margnan illustra il progetto del park interratoUna veduta dall’alto di Prato Santa Caterina: l’amministrazione vuole interrare i posti auto
Il pubblico dell’assemblea FOTOSERVIZIO  GIANCARLO  CECCONLa giunta comunale nella sede del quartiere Margnan illustra il progetto del park interratoUna veduta dall’alto di Prato Santa Caterina: l’amministrazione vuole interrare i posti auto
Il pubblico dell’assemblea FOTOSERVIZIO GIANCARLO CECCONLa giunta comunale nella sede del quartiere Margnan illustra il progetto del park interratoUna veduta dall’alto di Prato Santa Caterina: l’amministrazione vuole interrare i posti auto

Il caso del nuovo parcheggio interrato in prato Santa Caterina accende l’assemblea di quartiere Margnan. Un centinaio le persone presenti all’incontro: buona parte si è opposta con forza alla nuova proposta dell’Amministrazione Pavan, che sta valutando la possibilità di creare un nuovo park sotto terra, al posto dell’attuale in superficie. È stata una serata impegnativa particolare per la giunta, presenta quasi al completo, e in particolare l’assessore ai lavori pubblici Andrea Zonta, che ha spiegato quali sarebbero i benefici che un’opera del genere porterebbe a tutta la zona. Gli abitanti, però, hanno sollevato numerose perplessità. L’area, in particolare, è ritenuta delicata soprattutto dal punto di vista idrogeologico. «Nel sito dove si vuole creare il parcheggio un tempo passava il Brenta - ha affermato Paolo Marzarotto -. Basta scavare otto metri e si trova l’acqua. Per non parlare del fatto che risulterebbe che in passato in quella zona siano state sepolte 3600 persone, per cui verrebbero rinvenuti resti umani». Altri cittadini hanno sollevato il timore che una struttura del genere possa provocare ulteriore caos in una zona che soffre già di intasamenti stradali, soprattutto nel fine settimana, quando scatta la “caccia” al parcheggio libero. «Non vogliamo che il Margnan diventi il “quartiere parcheggio” - ha detto un altro residente - abbiamo già tante auto che lo percorrono quotidianamente, non ce ne servono altre». I toni sono stati molto accesi: c’è stato anche chi è arrivato a dire che un nuovo parcheggio non farebbe altro che rendere il Margnan una camera a gas. Andrea Zonta ha rivelato quali sono le idee dell’Amministrazione per evitare questo scenario: «Oggi abbiamo gli automobilisti che girano per le vie del quartiere nell’attesa di trovare un posto libero - ha detto tra l’altro -. La soluzione potrebbe essere togliere i parcheggi liberi su strada, riservandoli magari soltanto ai residenti, in modo che chi viene a Bassano vada a parcheggiare nel park interrato». Riflessione, quest’ultima, condivisa dal vicesindaco Roberto Marin. «L’obiettivo è comprimere gli accessi al quartiere, riservandoli ai residenti», ha riferito. Una soluzione che però non ha convinto i residenti del quartiere. Tra i presenti c’era anche l’ex consigliere comunale di centrosinistra Renzo Masolo, che ha invitato l’amministrazione a ragionare sui parcheggi già presenti in città piuttosto di progettarne di nuovi. «Non capisco il motivo di imbarcarsi in simili progetti, che vedono già contraria buona parte della città . Avanti di questo passo, la gente arriverà alla disobbedienza civile per bloccare certe strutture», ha detto Masolo, suscitando un applauso generale. Ad oggi, comunque, la proposta è ancora in una fase embrionale. Manca il progetto preliminare, che dovrebbe essere il primo atto che darà il via all’iter per arrivare alla costruzione del nuovo park. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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