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Rosà

Malore improvviso, parrucchiere salvato in extremis dal suo collaboratore

Una nuova vita. Un parrucchiere di Rosà nei giorni scorsi è stato colpito da infarto e ha rischiato seriamente la vita, non fosse stato per un suo collaboratore, che lo ha salvato assieme ad altre persone. L'uomo, dopo la riabilitazione avvenuta all'ospedale di Cittadella, sta piano piano tornando alla normalità e ci tiene a ringraziare tutti. La sua storia è stata ripresa anche dall'assessore regionale alla sanità, Manuela Lanzarin, che ha pubblicato sui suoi canali social un post con la bella notizia.

Protagonista dell'incredibile soccorso è Mattia Ganeo, padovano di 38 anni, titolare dal 2007 del salone "Al Settimo Cielo" di Rosà. Era sabato, una settimana fa esatta, quando il professionista, che si trovava con alcuni colleghi in un bar vicino alla sua attività, è stato colpito dall'attacco cardiaco. Due clienti hanno avuto la prontezza di allertare il 118 e di correre nel suo centro di bellezza per chiamare il collaboratore Michele Mele, che è subito accorso iniziando a praticargli il massaggio cardiaco. La rianimazione è andata avanti fino all'arrivo dell'ambulanza dal San Bassiano. Mattia è stato portato all'ospedale e la sua situazione clinica, dopo le valutazioni del medici, è stata giudicata di media gravità. Senza il massaggio cardiaco, però, certamente le conseguenze sarebbero stare peggiori se non addirittura nefaste. Il parrucchiere ora sta meglio, anche se dovrà affrontare la necessaria riabilitazione. E dovrà inoltre tenersi controllato e sottoporsi con regolarità a una serie di accertamenti medici.

Il suo primo pensiero, non appena si è ripreso, è stato quello di ringraziare chi ha avuto la prontezza e il sangue freddo di praticare le manovre salvavita, così come la preparazione e la tempestività dei sanitari: lavorando insieme, prima gli uni e poi gli altri, i clienti del locale, il collaboratore che si è prodigato in prima persona e poi i sanitari del suem e dell'ospedale hanno costruito un'equipe davvero perfetta. Tanto che la vicenda può dirsi conclusa con il lieto fine, tutt'altro che scontato.

Francesca Cavedagna

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