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Madre sventa furto «I ladri avevano pedinato i figli»

Il negozio “Bermax” di piazzale Cadorna
Il negozio “Bermax” di piazzale Cadorna
Il negozio “Bermax” di piazzale Cadorna
Il negozio “Bermax” di piazzale Cadorna

«I ladri hanno pedinato i miei figli e sono riusciti a scendere fino alla rampa dei garage, li ho messi in fuga urlando. È andata bene ma serve maggior condivisione di quanto accade. Le forze dell’ordine fanno del loro meglio ma non possono essere dappertutto, dobbiamo informarci anche tra di noi. Io comunque non riesco più a stare tranquilla, il palazzo è blindato, il nostro appartamento ancora di più, ma vedere quei due uomini entrare nella mia casa, a pochi passi dai nostri figli mi ha messo addosso un’angoscia che non riesco a placare». Elisabetta Benincà, moglie del titolare dei magazzini Bèrmax, storico negozio di abbigliamento di piazzale Cadorna, fa ancora fatica a raccontare della brutta avventura vissuta la sera della scorsa domenica, quando si è trovata faccia a faccia con due malviventi, che si erano introdotti nel garage del suo palazzo con il chiaro intento di mettere a segno l’ennesima razzia. Erano da poco passate le 20 quando la bassanese è scesa al piano interrato insieme alla madre che doveva accompagnare a casa. «I miei figli erano appena stati dagli altri nonni - racconta la negoziante - di solito arrivano al portone della rampa che porta ai garage, suonano, io controllo dalla finestra che siano loro, poi apro il portone, aspetto che entrino e lo richiudo subito dopo il loro passaggio». L’altra sera, per un puro caso non è andata così. «Quando hanno suonato, prima di aprire sono scesa in garage anche io - racconta Elisabetta - dovevo accompagnare a casa mia madre, avevo parcheggiato l’auto in una zona buia, ho aperto ai ragazzi, siamo salite in macchina poi ho aspettato che prendessero l’ascensore. In quel momento dalla rampa ho visto l’ombra di un uomo che correva. Non ho pensato a nulla e sono scesa al volo per andare a controllare». L’imprenditrice si è avvicinata alla rampa in una zona in penombra, i malviventi non si erano accorti della sua presenza. «Subito non ho pensato che fossero ladri, di certo erano già in casa mia, anche perché il nostro è l’unico appartamento del palazzo, pertanto volevo vederci chiaro». Dopo pochi passi l’intruso si è accorto di non essere solo. «Ho visto che correva a ridosso del muro della rampa, dietro di lui c’era un complice - specifica Elisabetta - Appena si sono accorti della mia presenza si sono bloccati poi hanno fatto dietrofront. Arrivati in strada si sono bloccati, quasi volessero avere contezza della mia reazione. Allora ho iniziato a urlare, ho preso il telefono per chiamare mio marito. Mi ha risposto subito e gli ho detto di correre giù. Solo a quel punto sono fuggiti davvero. Mia madre era sconvolta, per fortuna i ragazzi non si sono accorti di nulla. Ho avuto paura, è inutile nasconderlo. Il palazzo è blindato, ma trovarsi di fronte i malviventi è un’esperienza che non si dimentica. Credo sia fondamentale segnalare, anche sui social - conclude Elisabetta Benincà - in modo che il maggior numero di persone sappia cosa succede in giro, dobbiamo tenere la guardia alta, sempre». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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