Quattro lupi immersi nella neve. «Un incontro ancestrale» come l'ha definito Denis Lunardi, vicesindaco di Gallio e fotografo naturalista, autore dello scatto da brividi. La scena è stata immortalata domenica sull'Altopiano di Asiago e la foto è stata poi postata su Facebook dallo stesso Lunardi, ricevendo centinaia di like, commenti e condivisioni.
Tra un «che meraviglia» e un «potrei piangere dall'emozione», non sono mancate però le critiche e nei commenti c'è stato chi si è fatto "portavoce" degli allevatori, esasperati per le continue predazioni.
Le incursioni dei lupi ormai sono sempre più frequenti. Lo scorso 9 marzo un esemplare era stato filmato mentre "passeggiava" tra le case in contrada Costa, ad Asiago. Ma in tutto l'Altopiano la tensione è alta, soprattutto per il susseguirsi delle predazioni. «Siamo circondati e con il primo disgelo la situazione sta già evolvendo al peggio, forse perché i lupi sono affamati o forse perché oramai i branchi sono numerosi e ci sono sempre più esemplari costretti alla dispersione» aveva detto Emanuele Munari, presidente dell’Unione montana.
Di contro, proprio qualche settimana fa è partita una nuova raccolta firme destinata al ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani e promossa dal “Tavolo Animali & Ambiente", gruppo costituito dalle associazioni animaliste e ambientaliste italiane, unite nella tutela degli animali e dell'ambiente. La petizione intende opporsi al possibile abbattimento dei lupi qualora venisse loro ridotto il grado di salvaguardia dalla commissione europea. «La presenza del lupo è sinonimo di ecosistema sano - sottolinea per il "Tavolo Animali & Ambiente" Marco Francone -. Una società civile deve trovare un’adeguata soluzione a tutela del lupo e dei pastori con strategie per assicurare una convivenza stabile tra questo animale e le attività economiche».