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Lotta ai pozzi privati Un milione di euro per i nuovi utenti

Il presidente Andrea Levorato
Il presidente Andrea Levorato
Il presidente Andrea Levorato
Il presidente Andrea Levorato

Etra lancia la campagna contro i pozzi autonomi e avvia lavori per un milione di euro per l’ampliamento della rete dell’acquedotto tra il Bassanese e l’Alta Padovana. L’obiettivo è garantire a 84 utenze che oggi si approvvigionano autonomamente d’acqua la possibilità di agganciarsi all’acquedotto (non sarà comunque obbligatorio). I lavori sono già stati consegnati. Nel territorio bassanese, coinvolgeranno i territori comunali di Tezze, Schiavon e Cartigliano. Nello specifico, a Tezze le aree in cui saranno realizzate le nuove tratte di acquedotto si trovano lungo via Nazionale, a Schiavon in via Santa Romana e a Cartigliano lungo via Pordoi, strada laterale della Provinciale 58. Nel Padovano, invece, saranno interessati i Comuni di San Pietro in Gù, Fontaniva, Carmignano e Grantorto. In totale, saranno 4 i chilometri di nuove tubature. «Attualmente - spiega il presidente del consiglio di gestione di Etra, Andrea Levorato - i pozzi privati oggetto di registrazione nella fascia pedemontana e fino al territorio a nord di Padova sono 4 mila. Dodicimila circa, invece, sono gli utenti iscritti al servizio di fognatura e depurazione di Etra, che non hanno l’allacciamento all’acquedotto. Ma una stima più realistica porta a determinare circa 40 mila pozzi privati nel bacino». Etra esegue degli studi idrogeologici sui pozzi pubblici, garantendo quindi un prelievo sicuro della risorsa, ma l’affidabilità dei pozzi privati invece è a volte incerta. Da qui, la necessità dell’intervento. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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