La chiesa e il piazzale antistante hanno contenuto a fatica tutti coloro che hanno accompagnato oggi pomeriggio a San Giuseppe di Cassola l'ex campione del mondo di ciclismo su pista nel suo ultimo viaggio. Dario Sonda è morto una settimana fa per le ferite riportate nell'incidente stradale accaduto in via Portile, sempre a San Giuseppe, nei pressi della sua abitazione, da dov'era partito poco prima per lavorare come turnista di notte alla Special Spirng srl di Romano d'Ezzelino. Dario era in moto quando è entrato in collisione con un'auto.
II ricordo di Dario nelle parole del celebrante don Stefano Caichiolo, degli amici, della mamma Maria Ivana, della sorella Lisa hanno evidenziato il carattere estroso e vulcanico di un giovane capace di donare un sorriso e di offrire tanto amore. Tanti passaggi della vita del 31enne sono scorsi sugli schermi giganti posizionati all'interno e all'esterno della chiesa, con un ricordo particolare dei successi come corridore. Ma soprattutto sono stati sottolineati il dinamismo e la capacità di Dario di rapportarsi in modo positivo con la vita, sapendo costruire, grazie al lavoro e dopo ave lasciato il mondo delle due ruote, una casa e una famiglia, completata con l'arrivo di due figli ora di uno e tre anni che la mamma Giulia ha voluto accanto a sè nella cerimonia.
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