<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La Cina invitata agli iridati di triathlon

Un vertice dedicato alle Olimpiadi invernali di Milano CortinaI mondiali di triathlon invernale dello scorso anno
Un vertice dedicato alle Olimpiadi invernali di Milano CortinaI mondiali di triathlon invernale dello scorso anno
Un vertice dedicato alle Olimpiadi invernali di Milano CortinaI mondiali di triathlon invernale dello scorso anno
Un vertice dedicato alle Olimpiadi invernali di Milano CortinaI mondiali di triathlon invernale dello scorso anno

Sta raccogliendo ampi consensi l’idea di rilanciare l’Altopiano all’interno del dossier olimpico 2026 quale sede di discipline emergenti, su tutte il winter triathlon, che proprio sui Sette comuni arà per il secondo anno consecutivo i propri campionati mondiali. E c’è già anche un primo e promettente passo. La novità più rilevante è che l’associazione sportiva Triathlon 7C, incaricata dell’organizzazione dei campionati mondiali di winter triathlon a febbraio, ha invitato a proprie spese alla manifestazione una delegazione della federazione cinese di triathlon e del Comitato olimpico della Cina, Paese che ospiterà i giochi invernali a cinque cerchi nel 2022. «Noi siamo pronti ad accettare la sfida grazie anche all’esperienza acquisita con l’organizzazione di due mondiali - assicura il presidente del Triathlon 7C, Leonardo Franco -. Ci siamo subito confrontati con gli amministratori comunali e proprio questa settimana abbiamo ufficializzato il nostro invito alla delegazione della Cina. Il prossimo paese ospitante i giochi olimpici vestirà un ruolo chiave nel portare avanti questa istanza: se sarà proposto come evento dimostrativo permetterà poi alla federazione italiana, in accordo con il Coni, di inserire il winter triathlon come sport olimpico a tutti gli effetti». Frattanto, dopo la presentazione al governatore veneto Luca Zaia delle iniziative pensate dall’Unione montana, è arrivato il pieno appoggio delle associazioni di categoria. Per Confartigianato e Confcommercio, l’opinione unanime è che l’Altopiano non possa essere escluso dalle Olimpiadi del 2026 sia per una questione territoriale e poi anche per il prestigio e la risonanza turistica che la manifestazione porterebbero al territorio, oltre che all’impulso imprenditoriale. «Non è solo una buona idea, deve essere “la” priorità - afferma Agostino Bonomo, presidente di ConfartVeneto -. Le sedi olimpiche sono tra Bellunese, Trentino Alto Adige e Lombardia, e noi ci troviamo in mezzo e con buoni collegamenti con le principali vie di comunicazione. Questa proposta deve essere portata avanti in maniera decisa ma soprattutto in modo unitario, senza la prevaricazione di un Comune su altri. Anzi, rilancio con un altro suggerimento: inserire l’Altopiano come sede preparatoria per altre discipline. Se per lo sci alpino è difficilmente realizzabile, per lo sci da fondo l’Altopiano non ha uguali. Inoltre siamo dotati di due stadi del ghiaccio già omologati, a cui si aggiunge la pista di Busafonda di Gallio per il pattinaggio di velocità, già conosciuta da varie nazionali europee. Ribadisco però che fondamentale sarà l’unità del territorio, solo così l’Altopiano rientrerà, con beneficio per tutti». Sergio Rebecca, di Confcommercio Vicenza, già da tempo “sponsorizza” l’inserimento dell’Altopiano tra le sedi olimpiche 2026 ponendo l’attenzione sullo sforzo, anche economico, che le amministrazioni comunali e le imprese stanno compiendo per il rilancio turistico. «Negli ultimi anni - sottolinea Rebecca - le imprese del territorio hanno posto in essere un notevole sforzo per valorizzare l’area dell’Altopiano, rendendola il più grande comprensorio per lo sci da fondo d’Europa e per preservare le realtà locali spesso in sofferenza per la vicinanza dei competitor trentini. Non avvalersi di questo inestimabile capitale di piste, professionalità e collaudata capacità tecnico organizzativa è una scelta non condivisibile. L’inserimento dell’Altopiano rappresenta un volano all’immagine di tutto il territorio coinvolto che durerà anni». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gerardo Rigoni

Suggerimenti