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L’operaio Bifrangi morto per gravi traumi al torace

Gravi traumi al torace e all’addome, causati da uno schiacciamento che avrebbe compromesso irrimediabilmente diversi organi interni e generato una forte perdita di sangue. Sarebbero queste le cause che avrebbero portato alla morte di Marino Lombardi, l’operaio di 54 anni, deceduto la scorsa settimana durante il turno di lavoro alla Bifrangi di Mussolente. I dubbi aperti sulla morte dell’operaio di Romano restano. A dire quale sia stato il macchinario che potrebbe aver causato le lesioni mortali, e a verificare se Lombardi si trovasse in una zona dello stabilimento che non sarebbe stata adibita alla sua mansione lavorativa né ad attività produttive - come affermato dai legali dell’azienda - ci penserà la procura di Vicenza, con il pm Jacopo Augusto Corno. L’inchiesta per omicidio colposo per ora - quale atto dovuto - vede come unico indagato il titolare dell’azienda, Francesco Biason. Lombardi è stato ritrovato poco prima delle 20 di giovedì 21 marzo da un collega di lavoro; era riverso a terra, agonizzante. E’ morto pochi minuti dopo il ricovero in pronto soccorso. L’autopsia è stata eseguita da Giovanna Dal Balzo, consulente tecnico nominato dalla Procura. All’esame sul corpo di Lombardi hanno assistito anche i consulenti di parte nominati dalla famiglia della vittima e dall’azienda insieme alle relazioni dei tecnici dello Spisal, al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e accertare il rispetto delle normative di sicurezza sul lavoro.

F.C.

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