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«L’Eurocalcio ha perso un dirigente stimato»

Stelio Carletto
Stelio Carletto
Stelio Carletto
Stelio Carletto

La notizia della morte di Marino Lombardi, il cinquantaquattrenne di Romano d'Ezzelino deceduto l'altra sera nell'incidente sul lavoro accaduto alla Bifrangi di Mussolente, è arrivata come un fulmine a ciel sereno purtroppo anche all'Eurocalcio Cassola, la società nella quale operava la vittima da alcuni anni con passione e capacità, godendo della considerazione di tutto l'ambiente. Stelio Carletto, presidente del sodalizio che ha la sua base nell'impianto sportivo di via Brigata Cadore, ai confini tra San Giuseppe e San Zeno, trova con difficoltà le parole per ricordare il prezioso collaboratore scomparso. Marino Lombardi seguiva con competenza, nel delicato ruolo di accompagnatore, la formazione juniores, nella quale gioca milita anche suo figlio. «Sono senza parole - commenta Carletto -. Marino era con noi da circa cinque anni ed era una persona di fiducia. Del resto un dirigente deve godere della stima dell'ambiente. Non si limitava a svolgere solo la funzione di accompagnatore, ma, per esempio, durante le partite ufficiali, si impegnava anche come assistente all'arbitro. E poi svolgeva altri compiti. La notizia della tragedia è arrivata in società tra capo e collo. Non ce l'aspettavamo. Un paio di settimane fa c'era stata una festa per la squadra juniores e Marino era in prima fila a cementare l’ambiente e scattare le foto. Da un punto di vista personale non posso che sottolineare come il mio rapporto con Marino fosse ottimo». •

L.Z.

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