Nonno Mario lo aveva messo su una bici per scherzo, durante una gara promozionale a Rossano, e lui subito aveva vinto. Non poteva immaginare che qualche anno dopo il nipotino Samuele Battistella si sarebbe laureato campione del mondo di ciclismo su strada nella categoria U23. Da Rossano a Harrogate, nello Yorkshire, con tanto di finale thrilling, perché la vittoria che tutti sognano di raggiungere da bambini, è arrivata con la Var. Nella volata finale, infatti, Eekhoff l’aveva spuntata sul ventunenne rossanese ma la giuria, dopo un’attenta analisi dei filmati, ha squalificato l’olandese per essere stato troppo a lungo in scia delle vetture al rientro in gruppo dopo una caduta. Il risultato: vittoria a Battistella. In tv papà Daniele e i due fratelli di Samuele seguivano con trepidazione le convulse fasi post gara fino al boato di gioia della vittoria. «Già con il secondo posto eravamo molto contenti – racconta papà Daniele – con la vittoria è ancora meglio. Dopo l’arrivo, quando abbiamo visto che Eekhoff era sotto investigazione, abbiamo subito capito che era successo qualcosa e più il tempo passava più mi rendevo conto che la vittoria sarebbe andata a Samuele». A seguirlo nello Yorkshire c’erano mamma Angela e lo zio Andrea, che hanno festeggiato insieme a lui. Una famiglia che ha sempre assecondato Samuele nella sua passione per la bici da quando nonno Mario lo mise in sella per la prima volta. «Fino agli allievi i risultati erano scarsi – ammette papà Daniele – ma si vedeva che aveva passione e seguirlo nelle corse non è mai stato un sacrificio per noi. Poi da juniores ha cominciato a vincere e a farsi conoscere ed è cresciuto confermando anche tra i dilettanti gli importanti risultati». Fin qui la stagione non era stata delle migliori con dei problemi che lo avevano costretto al ritiro dal Giro d’Italia U23. A luglio, però, era cominciata la risalita e il ct della nazionale, Marino Amadio, ha sempre creduto in lui e l’ha voluto anche nello Yorkshire. «Marino gli ha dato fiducia fin da subito – racconta Daniele Battistella – e alla fine ha avuto ragione a credere in lui». A Rossano, ora, si prepara la festa per il rientro che è previsto per oggi. Su Facebook si è complimentata anche il sindaco, Morena Martini, definendo Samuele un «orgoglio rossanese». Che Battistella potesse diventare un campione lo si intuisce già dalla data di nascita. Il 14 novembre, infatti, è il giorno dei campioni: sono nati ciclisti del calibro di Bernard Hinault, Vittorio Adorni e Vincenzo Nibali, a cui Samuele ha ammesso di ispirarsi. La maglia iridata di campione U23 è il biglietto da visita con cui si presenta nel mondo del professionismo. Dal 2020, infatti, correrà con il Team NTT e Rossano spera di poter festeggiare altri successi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA