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Bassano

In gita sul Grappa
rischia di morire
con fiori tossici

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L’elicottero dei soccorsi intervenuti al rifugio Alpe Madre insieme al Suem 118 di Crespano
L’elicottero dei soccorsi intervenuti al rifugio Alpe Madre insieme al Suem 118 di Crespano
L’elicottero dei soccorsi intervenuti al rifugio Alpe Madre insieme al Suem 118 di Crespano
L’elicottero dei soccorsi intervenuti al rifugio Alpe Madre insieme al Suem 118 di Crespano

Una pianta molto comune ma potenzialmente mortale. Due fiori di maggiociondolo mangiati durante una passeggiata sui sentieri del Grappa, forse scambiati per quelli di acacia (commestibili e spesso utilizzati in ricette), stavano per costare la vita ieri a un pensionato padovano: l’uomo, 76 anni, è stato soccorso in extremis dai sanitari del Suem di Crespano, che lo hanno trasportato in elicottero all’ospedale di Bassano con gravi scompensi cardiaci, dai quali si è ripreso solo grazie al tempestivo intervento dei medici. Anche la moglie ha messo in bocca un fiore, ma ha accusato soltanto un lieve malessere: è stata comunque anche lei curata in ospedale.

 

Un caso pressoché identico era successo meno di un mese fa in località Campo Croce, dove un pensionato vicentino di 70 anni aveva mangiato un fiore della stessa pianta, accusando i sintomi dell’intossicazione. 

 

Francesca Cavedagna

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