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Il villaggio del Bostel rivive con la tecnologia

Ricostruire il villaggio dell’Età del Ferro del Bostel di Castelletto di Rotzo e farlo rivivere. È quanto intendono fare i ricercatori e gli archeologi della società cooperativa Nea Archeologia, che gestisce il sito archeologico altopianese assieme al museo annesso. Lo staff di ricercatori e divulgatori lo farà utilizzando in particolare la tecnologia di “extended realities”, come illustrato durante il convegno “Artistic project” organizzato dall’Interreg Central Europe, il programma europeo di finanziamento per favorire la cooperazione internazionale su tematiche affini. Durante l’incontro si sono illustrate le possibilità del microcredito, del credito cooperativo e le possibilità offerte dalle piattaforme crowfunding per sostenere i progetti presentati, compreso appunto quello di potenziare la realtà aumentata già attiva al Bostel. Il progetto di Nea Archeologia vorrebbe implementare l’esperienza “emozionale” dei visitatori, oltre a favorire l’affluenza al sito delle scolaresche e dei gruppi per aumentare il numero di visitatori al museo e all’archeopercorso, dove si può provare le sensazioni della realtà aumentata e del cinema immersivo già attivi. Le visite sono effettuate esclusivamente da archeologi con formazione specifica nel lavoro con bambini e ragazzi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

G.R.

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