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Il ruggito di Vernillo: «Qui ponti, non muri» Quattro ex sindaci con lui

Simpatizzanti e pubblico hanno affollato platea e galleria  FOTO  CECCONAngelo Vernillo (a sinistra) sul palco del teatro Remondini insieme al sindaco uscente Riccardo Poletto
Simpatizzanti e pubblico hanno affollato platea e galleria FOTO CECCONAngelo Vernillo (a sinistra) sul palco del teatro Remondini insieme al sindaco uscente Riccardo Poletto
Simpatizzanti e pubblico hanno affollato platea e galleria  FOTO  CECCONAngelo Vernillo (a sinistra) sul palco del teatro Remondini insieme al sindaco uscente Riccardo Poletto
Simpatizzanti e pubblico hanno affollato platea e galleria FOTO CECCONAngelo Vernillo (a sinistra) sul palco del teatro Remondini insieme al sindaco uscente Riccardo Poletto

Una città che erige ponti e non muri, una città che tenga lontano il ritorno al Medioevo. È la visione della Bassano del futuro che ha il candidato del centrosinistra, Angelo Vernillo, in un vibrante discorso che ha concluso, giovedì sera, giorno del suo compleanno, la presentazione ufficiale della sua candidatura in un teatro Remondini tutto esaurito, con una trentina di persone costrette a restare fuori. Con la Lega che viaggia nei sondaggi con il vento in poppa, Vernillo temeva di non riempire nemmeno la platea. È stato smentito, ed è apparso galvanizzato. Ha tenuto banco per circa due ore, con a fianco il fedelissimo Alessandro Fabris, suo testimone di nozze e già assessore allo sport durante l’amministrazione Cimatti. Di impronta “americana” lo show, con proiezione iniziale di un filmato che vede il candidato passeggiare per Bassano e descrivere il suo programma, semplice la scenografia: una panchina dove far sedere gli ospiti e qualche pianta per dare un tocco “nature”. BATTAGLIERO. Il momento clou è stato comunque il discorso finale del candidato, preparato anche un po’ teatralmente: Vernillo si è tolto la giacca, si è tirato su le maniche («perché c’è molto da lavorare»), ha alzato i toni e si è lanciato in un’arringa nella quale è partito da Manzoni per arrivare a Obama. Nel mezzo, ci ha messo del suo. Ha rivendicato la petizione lanciata all’indomani della diffusione delle prime schede ospedaliere che parlavano di tagli per il San Bassiano: «Ottomila persone hanno firmato, e non si può scherzare su questo dato - ha detto in risposta alla Lega - Noi siamo per la buona politica, non per una politica che pensa alla difesa del tribunale solo quando a governare sono gli altri e se ne dimentica quando ci sono gli amici. Le battaglie per i cittadini non hanno colore politico». «Vogliamo una città civile e prospera - ha continuato -, dove tutti stiano bene: Bassano non lascia indietro nessuno. È una città che erige ponti, non muri. È una città dove non deve accadere niente di simile a quanto avvenuto a Verona, dove si sono patrocinate iniziative che vogliono riportarci al Medioevo», con riferimento al recente congresso veronese sulla famiglia. GLI OSPITI. Nel corso della serata, Vernillo ha chiamato sul palco diversi ospiti, ai quali ha posto domande su precisi temi. I primi sono stati gli ex sindaci Gianni Tasca, Luciano Fabris, Stefano Cimatti e l’uscente Riccardo Poletto. Particolarmente brillante Fabris, che ha accostato il ruolo del sindaco a quello del capofamiglia. Cimatti ha ammesso che Vernillo ha fatto più della sua amministrazione sulla polizia locale. Tasca ha sottolineato che al governo servono persone competenti, mentre Poletto ha evidenziato l’importanza di una politica che guardi alla sostenibilità. Poi è stato il turno del presidente delle case di riposo Fabio Comunello, che ha rimarcato la necessità di dare risposte agli “ultimi”, e di Ayeva Abdoul, dell’associazione La Pace, che ha parlato di inclusività e lotta alla povertà. Hanno parlato di cultura l’applauditissima Luciana Pilati, frequentatrice del progetto Dance Well, e Lucia Cuman, curatrice della mostra su Olivetti. Il tema sport è stato appannaggio di Ottorino Bombieri, presidente dell’Hockey Roller e Giuliano Grossele, insegnante di mini basket. Spazio anche all’esperto di gestione delle emergenze Mattia Bertin e focus su economia e turismo con Francesca Masiero e Giovanni Cinel. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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