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«Il ricordo di Graziella porterà nuovi frutti»

Un momento dei funerali di Graziella Geremia a Rossano
Un momento dei funerali di Graziella Geremia a Rossano
Un momento dei funerali di Graziella Geremia a Rossano
Un momento dei funerali di Graziella Geremia a Rossano

Duomo gremito e tanta la commozione, ieri a Rossano, ai funerali di Graziella Geremia, l’insegnante in pensione di 74 anni morta a Castelfranco venerdì scorso in seguito ad un investimento nel quale è rimasta coinvolta anche la figlia Marta. La messa è stata celebrata da don Gianluca Santini, ora parroco a Cristo Re di Padova, coadiutore in passato a Rossano e con il quale Graziella Geremia aveva operato come catechista per preparare i ragazzi alla Cresima. Non hanno inteso mancare altri sei prelati, ex coadiutori in parrocchia, pure loro affiancati dall’ex insegnante sempre disponibile nel proporsi per sostenere le attività della chiesa. E naturalmente era sull’altare anche l’attuale parroco, don Paolo Carletto. Ha presenziato il sindaco Morena Martini, con altri assessori e componenti del consiglio comunale. Non sono mancati presidi e docenti del Bassanese perché la figlia di Graziella insegna allo scientifico Da Ponte. Con Marta in chiesa c’era l’altro figlio di Graziella, Marco. La famiglia ha optato per una cerimonia semplice chiedendo ai fedeli che intendevano lasciare un ricordo, di farlo tramite un biglietto. Il coro “Natale ‘98”, perché nato quell’anno con don Gianluca Santini, ha accompagnato i diversi momenti della messa. Il prelato ha letto il brano del Vangelo nel quale si ricorda l’incontro di Gesù, dopo la resurrezione, a Emmaus.«Siamo in chiesa – ha sottolineato don Gianluca nell’omelia – perché ciascuno di noi ha incrociato la strada di Graziella, con la quale, credendo nella resurrezione, dobbiamo ancora relazionarci. Il giudice Rosario Livatino ucciso dalla criminalità diceva “Quando non ci saremo più le persone non si chiederanno se siamo stati credenti, ma se siamo stati credibili”. E anche così ricordo Graziella, per la credibilità». Don Paolo Carletto, dal canto suo, ha osservato: «Don Gianluca ha espresso anche il concetto di giustizia richiamando ciascuno di noi alle proprie responsabilità. E Graziella ha lasciato semi che devono portare frutti». L’ex insegnante, impegnata anche nel gruppo di Macondo, aveva insegnato matematica per circa vent’anni, precisamente dal ‘75 al ’94, all’istituto Rodari di Rossano, dov’era molto stimata ed apprezzata dal personale anche per le qualità umane che sapeva trasmettere e infondere. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lucio Zonta

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