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Il Rds “Monte Grappa” supera ogni record Donazioni a quota 8563

I responsabili dei 53 gruppi del Reparto “Monte Grappa” all’assemblea sezionale  Il dott. Sardella  con Lamberto Zen e Alberto Battocchio
I responsabili dei 53 gruppi del Reparto “Monte Grappa” all’assemblea sezionale Il dott. Sardella con Lamberto Zen e Alberto Battocchio
I responsabili dei 53 gruppi del Reparto “Monte Grappa” all’assemblea sezionale  Il dott. Sardella  con Lamberto Zen e Alberto Battocchio
I responsabili dei 53 gruppi del Reparto “Monte Grappa” all’assemblea sezionale Il dott. Sardella con Lamberto Zen e Alberto Battocchio

Il Reparto donatori di sangue “Monte Grappa” supera tutti i record e in controtendenza rispetto ai cali registrati in regione e provincia di Vicenza vede un aumento delle donazioni. I dati, emersi all’assemblea annuale che ieri mattina ha portato nella sala convegni dell’ospedale San Bassiano tutti i presidenti dei diversi gruppi, insieme ai vertici dell’Ulss, all’assessore Angelo Vernillo e a Gianfranco Cavallin a nome dell’Ana Montegrappa, parlano di un successo senza precedenti. Nel 2018 il reparto bassanese, che include 54 gruppi, ha raggiunto l’eccezionale risultato di 8.563 donazioni di sangue e plasma (oltre il 5 per cento in più rispetto al 2017) e ha portato nel Centro trasfusionale 733 nuovi aspiranti donatori, risultati per la maggior parte idonei, molti dei quali hanno già effettuato la loro prima donazione. Ad oggi l’associazione è composta da oltre 9 mila soci, di cui 6.331 sono donatori periodici effettivi, mentre gli altri sono soci onorari e soci collaboratori volontari, ma il grande lavoro di sensibilizzazione, fatto anche nelle scuole con diversi progetti, promette bene per il futuro. Secondo quanto riportato nella relazione del dottor Corrado Sardella, direttore del centro trasfusionale, l’Rds Monte Grappa «sta rispettando le richieste regionali per l’autosufficienza. In Veneto invece si registra un calo delle donazioni del 3%, in provincia dell’1,5 per cento». «Mentre in molti ospedali del nostro territorio si registra un deficit nelle donazioni - ha spiegato il presidente Lamberto Zen - il nostro reparto, dopo 56 anni dalla sua fondazione, ha raggiunto il record delle donazioni grazie al contributo determinante di tutti, donatori e direttivi dei gruppi, che, con una notevole carica umana e un trascinante entusiasmo, hanno dato quel determinante contributo per raggiungere il rilevante traguardo nel percorso di sostegno e sollievo verso l’uomo povero, bisognoso e che soffre». Zen nella sua relazione ha sottolineato anche alcune problematiche da risolvere: «Dobbiamo registrare un significativo cambiamento nelle abitudini dei nostri donatori con una media annua inferiore alle due donazioni. Un’altra complicazione di questo momento storico è la mancanza di medici nei centri trasfusionali, sia a livello locale che regionale e nazionale. Non stanno avvenendo nomine per sostituire chi va in pensione ma ci auguriamo che siano indetti concorsi negli ospedali per gestire l’attività trasfusionale, che è molto attiva e impegnativa ogni giorno». Tanti gli obiettivi per il 2019, a partire dal rinnovo di 13 consigli direttivi di altrettanti gruppi, fino alla possibilità di allargare le donazioni in altri Centri trasfusionali fuori provincia, ma anche l’attivazione della nuova “app” “Donatori Vicenza”, creata per poter facilitare le prenotazioni da parte di ogni singolo donatore. I donatori del Rds “Monte Grappa” che l’hanno già scaricata sono 773. Innovazioni a parte, il gruppo si sostiene e potenzia anche grazie all’aiuto dei volontari che ogni giorno dedicano il loro tempo libero all’assistenza. «Quello che facciamo - ha precisato Zen - è gratuito e pensare gratis è un segno distintivo dell'Essere, in forte contrasto con la mentalità dominante che tende di ridurre tutto a tornaconto». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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