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Il pirata: «Pensavo a un sasso contro il

I rilievi della Polizia stradale sul luogo del tragico incidente in via dei Carpani a Castelfranco
I rilievi della Polizia stradale sul luogo del tragico incidente in via dei Carpani a Castelfranco
I rilievi della Polizia stradale sul luogo del tragico incidente in via dei Carpani a Castelfranco
I rilievi della Polizia stradale sul luogo del tragico incidente in via dei Carpani a Castelfranco

«Sono dispiaciuto, non riesco a pensare ad altro, se non a quella sera. Sono pronto a farmi carico personalmente del risarcimento morale per la famiglia della signora che ho investito». Non trova pace il pirata Roberto Marcon, 38 anni, che sabato sera in via dei Carpani alle 17.40 ha investito e ucciso Graziella Geremia, 74 anni, e ferito la figlia Marta Brunello. È indagato a piede libero per omicidio stradale e omissione di soccorso. «Non mi sono accorto di quanto accaduto - racconta - ho solo sentito un forte botto: pensavo che mi fosse arrivato qualcosa addosso alla macchina, forse un sasso. Poco dopo il passaggio mi sono fermato, mi sono girato a controllare ma non ho visto nulla, anche perché la strada era scarsamente illuminata. Ho notato il fanale rotto. Solo il giorno dopo, vedendo la notizia su internet ho realizzato che potevo essere stato io: tutto corrispondeva, la strada, l’orario». Roberto Marcon stava andando a fare la spesa in uno dei supermercati verso Salvarosa dopo aver imboccato via dei Carpani. Era alla guida di una Fiat Punto, akk0altezza del numero 8 ha compiuto un sorpasso, come hanno riferito i testimoni oculari, occupando la corsia a sinistra delle due in quel senso di marcia. Marcon porta i capelli lunghi: per questo nei momenti successivi si era ipotizzato che al volante ci fosse una donna. È stata una questione di istanti: forse mentre rientrava nella corsia di destra ha investito Graziella Geremia che era sottobraccio alla figlia. Le due donne dopo aver parcheggiato l’auto stavano attraversando la strada per andare a trovare una parente che abita dal lato opposto: non erano sulle strisce pedonali, ma poco prima. Il traffico più sostenuto nella corsia opposta, hanno riferito i testimoni, le aveva fatte fermare in mezzo alla linea di mezzeria. Probabilmente pensavano di raggiungere il passaggio pedonale. Ma non ce l’hanno fatta: la Punto le ha colpite in pieno. Marta Brunello, che ha sentito la madre strappata al suo braccio, è finita pesantemente a terra. Per Graziella non c’è stato nulla da fare. Subito sono stati allertati i soccorsi: la figlia è stata portata al pronto soccorso del vicino ospedale di Castelfranco, dove le è stata riscontrata la frattura del naso. Poco dopo, da Rossano Veneto, sono giunti i familiari, tra cui l’altro figlio Marco. Mentre venivano eseguiti i rilievi da parte della polstrada, è iniziata subito la caccia all'investitore, in collaborazione con i carabinieri e la polizia locale. Le uniche indicazioni disponibili erano il colore della vettura, grigio chiaro, e il modello. I primi elementi ad essere presi in considerazione sono state le immagini delle videosorveglianza pubblica e privata che puntano sulla strada. Nella notte l’individuazione: si trattava di una Punto, con evidenti segni dell’incidente. In quel momento, riferiscono i familiari, Roberto Marcon era a casa, tranquillo. Dopo aver fatto la spesa non è ritornato per via dei Carpani, ma si è diretto verso Borgo Treviso. È andato a dormire. Poi al risveglio alla lettura delle notizie il terribile presentimento. Si è subito rivolto all’avvocato castellano Aldo Pardo: «Non ha avuto il minimo dubbio che doveva andare a costituirsi - dice il legale - era visibilmente scioccato. Siamo andati insieme al comando trevigiano della Polizia stradale». Roberto Marcon abita nel quartiere Avenale, poco distante da via dei Carpani: appartiene alla grande famiglia dei Marcon che abitava qui in una casa colonica, tra cui il sindaco di Castelfranco Stefano Marcon, cugino di Roberto. Che ignorava il coinvolgimento del parente: «Lo so solo ora - ha detto al telefono ieri pomeriggio - Mi dispiace infinitamente. Ora la giustizia deve fare il suo corso». Marcon aveva polemizzato con il comitato di residenti che domenica mattina aveva manifestato davanti al Duomo per protestare circa la pericolosità di via dei Carpani. Ora Roberto Marcon si troverà ad affrontare un iter giudiziario che potrebbe costargli una condanna a 5 anni di reclusione. Quasi sicuramente sceglierà il patteggiamento allargato, vista la confessione. Intanto, il suo pensiero è alla tragedia che ha causato e alla vittima. •

Davide Nordio

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