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Bassano del Grappa

Il piccolo Ray
cerca aiuto
per camminare

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Il piccolo Ray con i genitori Sara e Mirco. FOTO CECCON
Il piccolo Ray con i genitori Sara e Mirco. FOTO CECCON
Il piccolo Ray con i genitori Sara e Mirco. FOTO CECCON
Il piccolo Ray con i genitori Sara e Mirco. FOTO CECCON

Il piccolo Ray non ha ancora quattro anni. Ha mosso i suoi primi passi appena quattro mesi fa, dopo il settimo intervento chirurgico che ha tamponato, purtroppo in modo solo temporaneo, gli effetti di una malattia terribile e rara: la neurofibrimatosi di tipo 1, con pseudoatrosi tibiale alla gamba destra. Fino allo scorso 8 agosto mamma Sara e papà Mirco, genitori appena trentenni, gestori di un pub in quartiere San Marco, erano convinti che il destino del loro bimbo fosse l'amputazione dell'arto, che niente si sarebbe potuto fare per farlo camminare in modo definitivo, come dice parte della medicina. Ma le diagnosi raccolte in diversi ospedali del nord Italia sono state ribaltate dal professor Dror Paley, chirurgo statunitense specializzato nella correzione degli arti, che ha in cura un caso analogo a Cittadella. Il medico ha promesso: «Lo farò camminare sulle sue gambe». Il delicato intervento è possibile solo in una clinica all'avanguardia della Florida. Il costo totale supera i 400mila euro, che mamma e papà proprio non hanno. È scattata così una gara di solidarietà

 

La malattia si è palesata quando Ray aveva tre mesi: «Mentre gli stavamo facendo il bagnetto ha iniziato a piangere - racconta Sara -. Al pronto soccorso gli hanno diagnosticato la frattura della tibia e del perone dovute alla neurofibromatosi. È stato un colpo durissimo ma ci siamo fatti forza. Lui è un bimbo allegro, solare, molto generoso e gran chiacchierone: ci basta guardarlo per trovare la forza di lottare per lui, faremo di tutto per dargli la possibilità di stare bene». Il calvario ha visto ripetuti innesti ossei e autoinnesti, applicazioni e rimozioni di apparecchi gessati, placche, chiodi, fili, decine e decine di visite, accertamenti, ricoveri e interventi: una sofferenza che il bimbo ha affrontato come un leoncino. «Quattro mesi fa gli hanno messo un gesso - spiega la mamma - gli ho detto che non doveva gattonare e nemmeno appoggiare la gamba, ma mio figlio è testardo. Un giorno mi ha guardata e mi ha detto: "Mamma basta, io devo camminare". Ha cominciato a provarci, ha ragione. Ora abbiamo una speranza, non vorremmo mai chiedere aiuti economici, ma per Ray faremmo qualsiasi cosa: se potessimo dargli le nostre gambe lo faremmo all'istante».

 

L'associazione Quartieri solidali ha fondato il progetto di raccolta fondi "Per il cammino di Ray" per mandare a operarsi il piccolo in America, dove potrà sottoporsi anche alle cure che dovrebbero permettergli di recuperare la stabilità ed evitare l'amputazione dell'arto.

Donazioni si possono effettuare sul conto corrente intestato a Zanetti Ray presso la Banca di Credito cooperativo San Giorgio Quinto e Valle Agno, filiale di S. Giuseppe di Cassola. L'iban è IT46B 08807 60260017008074923. 

Francesca Cavedagna

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