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Il retroscena dell'omicidio

Il papa di Giulia era andato a trovarla un mese fa. «Henrique gli impedì di parlare con la figlia»

La vittima: Giulia Rigon, 31 anni di Asiago
La vittima: Giulia Rigon, 31 anni di Asiago
La vittima: Giulia Rigon, 31 anni di Asiago
La vittima: Giulia Rigon, 31 anni di Asiago

Henrique Cappellari era un individuo prevaricatore e tendenzialmente violento, come il padre di Giulia aveva di recente potuto rendersi conto di persona quando gli aveva impedito di parlare con la figlia. Il genitore non si dava pace del fatto che la ragazza vivesse in un camper fatiscente, a Bassano, nonostante la famiglia avesse le possibilità economiche di consentirle un'esistenza dignitosa. Per questo il padre anche nel mese di novembre aveva voluto andare a trovare la sua Giulia, ma aveva dovuto subire la reazione di Cappellari che di fatto gli aveva impedito di parlarle. Una situazione allucinante per il genitore che comprendeva che la ragazza un po' alla volta stava scivolando nella negatività più assoluta. Certo, da qui a immaginare che il ragazzo potesse arrivare a ucciderla - come sostengono gli inquirenti che ieri sera lo hanno portato in prigione con l'accusa di omicidio volontario - ce ne corre, anche se l'ambiente in cui viveva Giulia era obiettivamente degradato. Situazione che aggravava il suo quadro psichico già indebolito dalla malattia e che la relazione sentimentale con Cappellari, soggetto a sua volta problematico e conosciuto dalle forze dell'ordine di Bassano, non aiutava certo a superare. 

 

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F.C.

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