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Il palazzetto dello sport aperto alle fasce deboli

Il palasport di Mussolente
Il palasport di Mussolente
Il palasport di Mussolente
Il palasport di Mussolente

Il palazzetto dello sport di via Dante cambia pelle e, pur mantenendo la sua originaria vocazione di struttura sportiva, si candida a diventare anche un polo per l'inclusione sociale delle persone svantaggiate. Così ha deciso l'Amministrazione del sindaco di Mussolente Cristiano Montagner che, nel corso dell'ultimo consiglio comunale, ha mosso il primo passo in questa direzione, togliendo la “rilevanza economica” alla palestra inferiore del palasport e gettando le basi per una sua gestione non più legata a finalità commerciali ma volta a favorire l'inclusione sociale e lavorativa di soggetti con disabilità o di donne e uomini rimasti senza occupazione a rischio di emarginazione sociale. La scelta, come spiega una nota giunta dal municipio, nasce da un lato della volontà dell'Amministrazione di investire sul sociale e dall'altro dalla necessità di dare una nuova ragion d'essere ad uno spazio divenuto ormai “anti economico”. Già nel 2014, infatti, recita il comunicato ufficiale «era stato risolto per gravi inadempienze il contratto con uno dei gestori» e per ben tre volte i bandi messi a punto dalla municipalità per il riaffidamento della palestra inferiore erano andati deserti. A quel punto l'esecutivo ha avviato una più ampia ricerca di mercato «sondando il terreno tra le associazioni sportive, le imprese, le Cooperative e altri enti. Un approfondimento da cui è emersa la necessità di creare una struttura centrata sui bisogni delle persone e che affianchi alle finalità sportive, anche quelle sociali» «Nelle prossime settimane – spiega il primo cittadino - sarà messo a punto un bando per la selezione del futuro gestore di questa palestra che non dovrà più avere, come primo obiettivo, la finalità del lucro, ma dovrà essere una realtà votata alla promozione dell’inclusività sociale». I requisiti indicati saranno quindi l'attenzione al tema della disabilità psichica, fisica o mentale e la possibilità di ampliare ulteriormente l’offerta sportiva con nuove discipline dedicate ai bambini, ai ragazzi, ai soggetti deboli e al recupero riabilitativo. «Parliamo di un’inclusività sociale a 360 gradi anche dal punto di vista occupazionale - prosegue Montagner - perché chi vincerà il bando dovrà occuparsi anche della custodia, della sorveglianza, delle pulizie e della gestione del bar dell’impianto e per farlo dovrà avvalersi anche di persone che appartengono a fasce svantaggiate. L’obiettivo è quello di completare l’iter nei prossimi mesi in modo da essere pronti con la nuova gestione con la ripresa attività sportive a fine estate» La palestra del piano superiore, utilizzata dalle 14 sino alle 23 di tutti i giorni feriali continuerà invece ad essere gestita direttamente dal Comune. •

Caterina Zarpellon

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