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Il cantante stona Merlo è “bocciato” da studenti e prof

Un’assemblea d’istituto di una scuola bassanese ARCHIVIOIl cantante Michele Merlo
Un’assemblea d’istituto di una scuola bassanese ARCHIVIOIl cantante Michele Merlo
Un’assemblea d’istituto di una scuola bassanese ARCHIVIOIl cantante Michele Merlo
Un’assemblea d’istituto di una scuola bassanese ARCHIVIOIl cantante Michele Merlo

Scintille, ieri, all’assemblea studentesca che ha radunato tutti gli istituti superiori cittadini. Tema degli interventi in scaletta era il cambiamento. Sul palco, ad aprire la mattinata, l’ospite d’onore: il 25enne cantautore uscito da “Amici” Michele Merlo. Chiamato a raccontare la propria esperienza professionale e i cambiamenti decisivi della propria vita, ha lanciato un paio di bordate al sistema scolastico, cittadino e non. La cosa non è piaciuta per nulla agli organizzatori dell’assemblea e ad alcuni docenti del Fermi e la discussione si è infiammata. «Trovo non accettabile – aveva detto Merlo – che a degli adolescenti si chieda di essere in aula alle 7.45 del mattino e magari di rispondere subito a un’interrogazione dalla quale potrebbe dipendere il loro destino scolastico. Il percorso maturità-laurea oggi non è garanzia né di lavoro né di successo. Io stesso, per svolgere la mia professione, ho dovuto rinunciare all’università. Con queste premesse, come si può aver fiducia nel sistema scolastico?». Il tutto, condito da un intercalare particolarmente colorito. I più giovani in sala si sono divisi tra applausi e mormorii di disapprovazione, gli adulti hanno voluto rispondere per le rime al giovane cantante e ne è nata una discussione accesa. A stretto giro della quale, Merlo ha corretto il tiro: «Mi scuso se ho offeso qualcuno con le mie parole: ho anche rinunciato al compenso per l’incontro. Non volevo essere polemico, né mettere in imbarazzo nessuno. Mi hanno chiesto di portare una testimonianza a tutto tondo e, semplicemente, ho raccontato la mia vita in maniera, per farmi capire subito. E non volevo inneggiare al disimpegno: personalmente, altro che 7.45, sono al lavoro ogni giorno dalle 6 del mattino, e leggo una decina di libri ogni settimana. Solo che troppo spesso in Italia scuola, talento e aspirazioni non riescono a coesistere». Parole, queste, che non hanno sciolto tutti i dubbi di chi ha ascoltato l’intervento. In particolare, alcuni studenti del liceo De Fabris, hanno risposto con una nota. «Ringraziamo Michele Merlo per le precisazioni - hanno scritto - ma innanzitutto ha divagato andando fuori tema. In seconda battuta, ha fornito opinioni personali non corrette sulle istituzioni scolastiche del bassanese che rispecchiano stereotipi sbagliati sulle diverse scuole del nostro territorio. Il risultato è che il messaggio passato non è stato congruente né con il titolo, “Scelgo di essere”, né con il tema, il cambiamento, di questa assemblea. A differenza di Merlo, altri relatori hanno colto lo spirito dell’iniziativa e hanno contribuito a diffondere il messaggio di impegno e coesione che volevamo indirizzare a tutti: adolescenti e adulti». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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