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Marostica

Uno scorcio di Provenza: il campo di lavanda che incanta i turisti

Un angolo di paradiso nelle colline di Marostica, da vivere e vedere soprattutto in questo periodo estivo. I campi dell’azienda agricola di Marco Pigatto, in via Costalunga, da qualche settimana sono coloratissimi di viola, grazie a un ettaro di terreno interamente coltivato con la lavanda.
Un progetto partito nel 2016, quando l’allora ventitreenne di Marostica ha deciso di intraprendere questa avventura e aprire la propria azienda agricola su dei terreni incolti in affitto. Oggi Pigatto produce olio essenziale di lavanda, idrolato di lavanda oltre a olio extravergine d’oliva, legname da bosco e pure radicchio precoce di Treviso. Ma oltre ai prodotti di qualità realizzati, la sua azienda agricola è diventata meta di turismo per chi ama la zona collinare marosticense e cerca un piccolo scorcio di Provenza dietro al Castello di Marostica. «Sei anni fa ho deciso di intraprendere questo progetto di creare un’azienda agricola - racconta Marco Pigatto -. Lavorando già nel settore del giardinaggio, fortunatamente avevo già delle conoscenze e delle competenze che mi sono tornate utili per poter trasformare la mia passione in una realtà professionale consolidata».
I terreni di via Costalunga dove sorge l’azienda agricola erano in precedenza incolti, con una parte dedicata alla fienagione e una parte ricoperta di rovi. Marco Pigatto si è rimboccato le maniche e ha deciso di adibire un ettaro alla coltivazione della lavanda.
«I terreni sono calcarei e l’assenza di sorgenti o di impianti di irrigazione in zona mi ha portato a scegliere la lavanda, che è una pianta che non ha necessità di molta acqua e si adatta bene a questa tipologia di terreno - spiega Pigatto -. Pensate che anche in un periodo di siccità come questo, la poca pioggia fatta nelle ultime settimane è stata comunque sufficiente».
Marco porta avanti da solo l’azienda agricola, con l’aiuto dei familiari nei momenti di maggior carico. Oltre alla coltivazione di lavanda, che ha bisogno di sarchiature costanti e dello sfalcio dell’erba intorno, si occupa della gestione di un ettaro e mezzo di bosco, utile per il legname, e della produzione di olio extravergine d’oliva. La lavanda però resta il primo amore anche per l’impatto paesaggistico, tanto che molti turisti, in passeggiata sulle colline marosticensi, restano colpiti dallo splendore di quest’angolo di Marostica. Lo scorcio dall’azienda agricola, con il Castello Superiore in lontananza, è in effetti caratteristico e ha cominciato ad attirare l’attenzione di molti.
«Grazie all’escursionista Chiara Bertacco, che ha cominciato a portare i turisti in zona, abbiamo organizzato delle visite guidate al lavandeto, che sono molto piaciute, e grazie alla foto scattate da chi ha partecipato e postate poi sui social, questo luogo è diventato virale - afferma Marco Pigatto -. Ci piacerebbe in futuro organizzare anche qualche concerto nel lavandeto, sarebbe un’occasione in più per mostrare questo scorcio caratteristico di Marostica».
La bellezza di questa pianta e il suo impatto sulle colline hanno affascinato anche il governatore Luca Zaia, che ne ha parlato sui suoi canali social.

 

Luca Strapazzon

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