<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Il breakdancer che incanta la Russia

Gabriele Napoli  improvvisa un numero di breakdance nella redazione dl Giornale di Vicenza
Gabriele Napoli improvvisa un numero di breakdance nella redazione dl Giornale di Vicenza
Gabriele Napoli  improvvisa un numero di breakdance nella redazione dl Giornale di Vicenza
Gabriele Napoli improvvisa un numero di breakdance nella redazione dl Giornale di Vicenza

Giovane talento del Bassanese incoronato campione al concorso mondiale di arte e danza World Folk Vision di Sochi: ha sbaragliato la concorrenza di ragazzi dei cinque continenti e si è portato a casa il primo premio per la categoria break e hip hop. Gabriele Napoli, in arte Gabri Blue, ha convinto la giuria internazionale per la sua carica e la capacità di improvvisare piroette da funambolo su musiche che non conosce. Il ragazzino di Pove, 11 anni di muscoli, agilità e passione, ha risparmiato per un anno intero per pagarsi il viaggio fino alla città della Russia, dove era già stato lo scorso anno grazie a una borsa di studio e si era aggiudicato il quarto posto. Ora ha “saldato il debito”. «Ma vincere non è assolutamente la mia priorità - spiega -, a me interessa solo ballare e conoscere gente nuova. A Sochi mi sono fatto amici da tutte le parti del mondo, nessuno conosce la lingua dell’altro, ma siamo riusciti a capirci al volo. Ci basta ballare, e tutto è subito chiaro». Gabri Blue, studente alla scuola media povese, da grande oltre a ballerino vuole diventare anche parrucchiere, perché, spiega, «mi rendo conto che le passioni non sempre riescono a pagare le bollette». Ha iniziato a ballare praticamente per caso. «Quattro anni fa mia mamma Eva doveva accompagnare un mio amico a hip hop - racconta il ballerino - e ci sono andato anch’io. Mi sono entusiasmato. Da quel momento non faccio altro che ballare. Non riesco a farne a meno, ballo anche mentre cammino». Niente di più vero: il giovane atleta a stare fermo non ci pensa proprio, anche in redazione piroetta durante l’intervista: la maggior parte delle cose le racconta a testa in giù. Mamma Eva, titolare di un bar a Pove, lo guarda orgogliosa. «Gabriele risparmia su tutto per poter ballare e frequentare corsi sempre più avanzati - racconta -. Ha rinunciato a tutti i regali, inclusi quelli di Natale e della cresima, ha chiesto un aiuto economico per poter tornare a Sochi, tutti gli amici, anche i nostri, inclusi clienti e fornitori del bar, gli hanno dato una mano. A volte si ferma davanti alle vetrine e guarda le scarpe da ginnastica che vorrebbe, poi vede che costano 200 euro e mi dice: «Mamma, con tutti quei soldi mi pago uno stage, mi bastano quelle vecchie». Gabri blu non sta fermo nemmeno a scuola, tanto che le docenti gli chiedono di andare a fare qualche fotocopia, «così si sgranchisce e si scarica». C’è solo un posto, dove il giovane talento va una volta a settimana, che riesce a tranquillizzarlo: la chiesa. «Va alla messa del sabato sera con un amico e sta fermo solo lì - racconta la mamma divertita -. Le clienti mi chiamano sempre stupite dicendomi che è incredibile vederlo seduto e composto. Ma a casa mi ha già sfondato due reti del letto a forza di salti mortali». «Quello che mi rende orgogliosa - prosegue - è il fatto che viaggiare per ballare aiuta mio figlio a conoscere e rapportarsi con tante persone diverse. Grazie a queste esperienze sta diventando amico del mondo. Andrà a fare anche uno spettacolo a Prato per una comunità cinese. Non so come finirà questa avventura, ma bisogna sostenere i nostri ragazzi in qualsiasi passo, indipendentemente dai risultati. Ci deve bastare vederli felici». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

Suggerimenti