Giovane talento del Bassanese incoronato campione al concorso mondiale di arte e danza World Folk Vision di Sochi: ha sbaragliato la concorrenza di ragazzi dei cinque continenti e si è portato a casa il primo premio per la categoria break e hip hop. Gabriele Napoli, in arte Gabri Blue, ha convinto la giuria internazionale per la sua carica e la capacità di improvvisare piroette da funambolo su musiche che non conosce. Il ragazzino di Pove, 11 anni di muscoli, agilità e passione, ha risparmiato per un anno intero per pagarsi il viaggio fino alla città della Russia, dove era già stato lo scorso anno grazie a una borsa di studio e si era aggiudicato il quarto posto. Ora ha “saldato il debito”. «Ma vincere non è assolutamente la mia priorità - spiega -, a me interessa solo ballare e conoscere gente nuova. A Sochi mi sono fatto amici da tutte le parti del mondo, nessuno conosce la lingua dell’altro, ma siamo riusciti a capirci al volo. Ci basta ballare, e tutto è subito chiaro». Gabri Blue, studente alla scuola media povese, da grande oltre a ballerino vuole diventare anche parrucchiere, perché, spiega, «mi rendo conto che le passioni non sempre riescono a pagare le bollette». Ha iniziato a ballare praticamente per caso. «Quattro anni fa mia mamma Eva doveva accompagnare un mio amico a hip hop - racconta il ballerino - e ci sono andato anch’io. Mi sono entusiasmato. Da quel momento non faccio altro che ballare. Non riesco a farne a meno, ballo anche mentre cammino». Niente di più vero: il giovane atleta a stare fermo non ci pensa proprio, anche in redazione piroetta durante l’intervista: la maggior parte delle cose le racconta a testa in giù. Mamma Eva, titolare di un bar a Pove, lo guarda orgogliosa. «Gabriele risparmia su tutto per poter ballare e frequentare corsi sempre più avanzati - racconta -. Ha rinunciato a tutti i regali, inclusi quelli di Natale e della cresima, ha chiesto un aiuto economico per poter tornare a Sochi, tutti gli amici, anche i nostri, inclusi clienti e fornitori del bar, gli hanno dato una mano. A volte si ferma davanti alle vetrine e guarda le scarpe da ginnastica che vorrebbe, poi vede che costano 200 euro e mi dice: «Mamma, con tutti quei soldi mi pago uno stage, mi bastano quelle vecchie». Gabri blu non sta fermo nemmeno a scuola, tanto che le docenti gli chiedono di andare a fare qualche fotocopia, «così si sgranchisce e si scarica». C’è solo un posto, dove il giovane talento va una volta a settimana, che riesce a tranquillizzarlo: la chiesa. «Va alla messa del sabato sera con un amico e sta fermo solo lì - racconta la mamma divertita -. Le clienti mi chiamano sempre stupite dicendomi che è incredibile vederlo seduto e composto. Ma a casa mi ha già sfondato due reti del letto a forza di salti mortali». «Quello che mi rende orgogliosa - prosegue - è il fatto che viaggiare per ballare aiuta mio figlio a conoscere e rapportarsi con tante persone diverse. Grazie a queste esperienze sta diventando amico del mondo. Andrà a fare anche uno spettacolo a Prato per una comunità cinese. Non so come finirà questa avventura, ma bisogna sostenere i nostri ragazzi in qualsiasi passo, indipendentemente dai risultati. Ci deve bastare vederli felici». • © RIPRODUZIONE RISERVATA