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BASSANO

I Cc stringono il cerchio su chi ha ferito il 17enne

Via Portici Lunghi Il luogo in cui il ragazzo è stato fermato dagli aggressori
Via Portici Lunghi Il luogo in cui il ragazzo è stato fermato dagli aggressori
Via Portici Lunghi Il luogo in cui il ragazzo è stato fermato dagli aggressori
Via Portici Lunghi Il luogo in cui il ragazzo è stato fermato dagli aggressori

Si stringe il cerchio delle indagini sugli autori delle aggressioni avvenute in centro storico, che hanno avuto per vittime uno studente di 17 anni, e un giovane di Montebelluna. I carabinieri della Compagnia di Bassano stanno raccogliendo elementi essenziali soprattutto per l’identificazione dei due giovani autori del pestaggio avvenuto nella sera di lunedì in via Portici Lunghi, ai danni di un minorenne fermato mentre stava passeggiando insieme a due amiche. Il ragazzo si era rifiutato di consegnare ai suoi aggressori del denaro, a quel punto sono scattate le botte, fatte di calci e pugni, e finite con uno dei balordi che ha strappato dal braccio della vittima il casco del motorino, poi utilizzato come arma per terminare il pestaggio. I contorni della vicenda hanno trasformato l’aggressione in una tentata rapina, reato di cui dovranno rispondere entrambi gli aggressori non appena verranno identificati. Fondamentali alle indagini si stanno rivelando le immagini delle telecamere di sorveglianza installate in centro storico, attraverso le quali è stato possibile estrapolare informazioni che potrebbero rivelarsi fondamentali a dare un nome e un cognome agli aggressori. Per ora si sa che sono giovani, intorno ai vent’anni e di nazionalità albanese, con l’accento chiaramente riconosciuto anche da una delle ragazze che accompagnavano il giovane pestato. Tutto è avvenuto poco dopo le 23 quando la compagnia di amici è stata affiancata lungo la via che conduce alle piazze dai due giovani sconosciuti. I balordi prima hanno iniziato ad importunare i bassanesi, quindi hanno preteso che il ragazzo di 17 anni gli consegnasse due euro. Quando lui si è rifiutato, pregando di essere lasciato in pace, è iniziato il pestaggio. Le ragazzine sono scappate a chiedere aiuto, il giovane ha preferito non opporre resistenza nella speranza che i suoi aggressori si concentrassero solo su di lui, senza prendersela anche con le amiche. Prima di andarsene, quando il ragazzino era steso a terra, gli aggressori lo hanno pure minacciato: «Non azzardarti a chiamare i carabinieri altrimenti ti facciamo fuori», sarebbero state le loro parole di congedo. La vittima poi ha chiamato il papà per chiedere aiuto, col genitore che gli ha detto di dare subito l’allarme al 112, per poi correre in soccorso del figlio. Il ragazzino è stato trasportato in ambulanza all’ospedale San Bassiano in codice di media gravità, è stato dimesso all’alba con una prognosi di diversi giorni. Ora è a casa, accudito da mamma e papà, e sostenuto dagli amici fidati. Sono in corso anche le indagini per il pestaggio avvenuto nella notte tra sabato e domenica in via Villaraspa, ai danni di Fabio Pietanza, 28 anni, di Montebelluna, incensurato e di buona famiglia. Stando a quanto emerso dai nuovi sviluppi investigativi, l’operaio stava passeggiando quando è stato avvicinato da almeno due uomini sconosciuti che senza alcuna motivazione apparente lo hanno aggredito.

Francesca Cavedagna

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