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Altopiano

Grotte e voragini carsiche trasformate in discariche abusive: allarme per l'ambiente

L'immondizia è stata trovata a decine di metri di profondità
L'immondizia è stata trovata a decine di metri di profondità
L'immondizia è stata trovata a decine di metri di profondità
L'immondizia è stata trovata a decine di metri di profondità

Discariche abusive sull'Altopiano, una storia senza fine. Terminato l'inverno, sono riprese le attività di monitoraggio e di bonifica condotte dell'associazione "Recuperanti di Montagne Terzo Patrimonio" e i primi risultati non fanno che evidenziare un aggravamento del problema dell'abbandono di rifiuti nei boschi e nelle grotte e voragini carsiche del territorio.

Nei giorni scorsi alcuni speleologi dell'associazione hanno compiuto un'esplorazione nella voragine Tanzerloch a Camporovere di Roana, trovando al suo interno parecchi rifiuti gettati da ignoti. La conseguente operazione di pulizia è stata complessa, richiedendo l'uso di corde e paranchi, visto che la voragine ha una profondità di 80 metri. «Sull'Altopiano - commenta Claudio Barbato, responsabile dell'associazione - sono state scoperte ormai un centinaio di discariche abusive, segno della poca cura e attenzione da parte dei suoi abitanti, essendo, come in altri casi, i rifiuti riconducibili a residenti. A Lusiana Conco, per esempio, quindici volontari, dopo una segnalazione alle autorità, hanno recuperato in due uscite circa 10 quintali di rifiuti lungo una scarpata; alcuni abbandonati addirittura tra le due uscite. Negli stessi giorni abbiamo recuperato vecchi pneumatici da una postazione della Grande Guerra. Evidentemente gli inquinatori ignorano il grave danno ambientale di tale pratica. Il terreno carsico dell'Altopiano non può sopportare l'infiltrazione di liquidi percolanti e acidi residui che rilasciano i rifiuti: tutto finisce nelle falde acquifere».

Ai Recuperanti di Montagne giungono quasi quotidiane le segnalazioni. Da contrada Rovera di Lusiana Conco, dove sussiste una vastissima discarica in mezzo al bosco, e da Busafonda di Gallio, dove una dolina carsica cela vecchi sci e attrezzature seppellite, al percorso del torrente Ghelpach, dove ci sono mucchi di rifiuti, fino ai ricoveri militari di Col d'Astiago riempiti di immondizia. «La situazione ormai è fuori controllo e di difficile soluzione se affidata alla buona volontà dei Recuperanti di Montagne - conclude Barbato -. Serve un coordinamento tra amministratori, organi di controllo e volontariato. In 6 anni di bonifiche il rapporto tra discariche segnalate e bonificate non è mai diminuito: ci vogliono bonifica, centri di raccolta con orari adeguati, controlli severi e sensibilizzazione dei cittadini».

Gerardo Rigoni

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