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Breganze/Marostica

La giovane mamma uccisa da un'auto in sorpasso. Il dolore del compagno: «Non può essere vero»

La vittima, Valeria Vellardi, 40 anni e il luogo della tragedia
La vittima, Valeria Vellardi, 40 anni e il luogo della tragedia
Incidente mortale a Maragnole di Breganze

Una vita spezzata. Travolta, mentre pedalava in compagnia di un'amica, da un'auto impegnata in un sorpasso lungo via San Felice. Una stretta strada immersa nei campi di Maragnole, a due passi da Breganze. Così è morta ieri mattina Valeria Vellardi, neo quarantenne di Marostica e mamma di un bimbo. La tragedia si è verificata alle 8.35: la giovane donna è stata travolta dalla Mini Cooper guidata da un 26enne di Vicenza. Per lei non c'è stato nulla da fare, è morta praticamente sul colpo.

 

«Non riesco a crederci, la nostra Valeria non può essere morta. Ho bisogno di capire cos'è successo. Siamo distrutti dal dolore». A parlare è Alberto Viola, 49 anni, compagno di Valeria Vellardi. Ieri, per la famiglia residente a Marostica, doveva essere una giornata di festa. Invece è arrivata la telefonata che nessuno vorrebbe ricevere. «È partita da casa poco prima delle 8, aveva appuntamento con un'amica, Giada, per un giro in bici - racconta il compagno - Valeria era una sportiva amatoriale, l'avevo fatta appassionare io delle due ruote, e appena poteva saliva in sella per dei giri nella zona». È stato così anche ieri, poi, poco più di mezz'ora dopo la partenza, è avvenuta la tragedia: «L'ho salutata con un veloce "ciao", nella convinzione che ci saremmo rivisti per pranzo. Dovevo portare nostro figlio Mattia a vedere il rally di Bassano. Ma niente di tutto questo è avvenuto».

Valeria era una mamma presente: «Viveva per il nostro piccolo - spiega il papà - faceva di tutto per lui. Passavamo tutto il nostro tempo libero insieme, per farlo divertire e fargli fare esperienze belle. L'ultimo momento di vera felicità è stata solo lo scorso sabato, quando abbiamo festeggiato il suo compleanno tutti insieme». Il piccolo Mattia non sa ancora che la sua mamma non c'è più: «Gli abbiamo detto che è all'ospedale», spiega affranto Alberto.

 

Valeria lavorava al pastificio Giglio di Cassola, nel tempo libero adorava fare teatro: da dieci anni faceva parte della compagnia teatrale "Vendemmia Variegata" di Marchesane. Valeria, insieme ad Alberto e al piccolo Mattia, lascia mamma Vilma, papà Serafino e il fratello Andrea, che da tempo vive in Australia, è sta organizzando il volo di rientro. 

Francesca Cavedagna

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