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Già abbattuto il nuovo autovelox

L’autovelox sfondato dall’auto
L’autovelox sfondato dall’auto
L’autovelox sfondato dall’auto
L’autovelox sfondato dall’auto

È uscito di strada per una distrazione o un colpo di sonno e ha abbattuto il nuovo rilevatore della velocità installato nelle scorse settimane sul tratto di statale che attraversa Solagna, trascinandolo per oltre dieci metri.

L’incidente è accaduto ieri e se per l’Unione montana e i residenti della zona questa è la prova che il tratto di strada è davvero pericoloso, molti altri cittadini e frequentatori della statale considerano il nuovo autovelox come l’ennesimo stratagemma per fare cassa.

In prima fila, sul fronte della sicurezza, c’è Filippo Pennise, carabiniere in pensione ed ex amministratore del Comune, che vive proprio di fronte al tratto di statale incriminato. Lui e il figlio, anche lui arruolato nell’Arma, verso le 6.30 di ieri mattina sono stati svegliati da un botto. «Era l’ennesimo incidente che capita in questo tratto di strada - spiega Pennise -. È uscito mio figlio e ha soccorso il ragazzo che aveva perso il controllo dell’auto uscendo di strada, avvisando immediatamente i vigili per i rilievi. Erano sette anni che chiedevamo ulteriori misure di sicurezza per questo tratto di statale e il rilevatore per noi è solo un primo passo: serve anche un passaggio pedonale per studenti e residenti, visto che l’attuale ha la cartellonistica non visibile e le strisce che non vengono verniciate da anni, a differenza di quelle del centro, che per assurdo è una zona molto più sicura di questa, dove passano venti macchine al giorno contro le cento al minuto che passano qui».

Per Pennise, che negli scorsi anni si è fatto portavoce dei residenti della zona e ha portato avanti svariate battaglie con le precedenti Amministrazioni per aumentare la sicurezza, l’incidente di ieri è la prova concreta che anche il rilevatore di velocità non basta. «Altrimenti non ci sarebbe stata alcuna uscita di strada e tantomeno così importante - commenta il carabiniere in congedo -. Non possiamo nemmeno più dire che bisogna aspettare che ci scappi il morto perché di incidenti mortali ce ne sono già stati, ma pretendiamo che si pensi di più ai residenti e alla sicurezza dei pedoni. Fanno presto a parlare, quelli che non vivono qui, e a lamentarsi del nuovo rilevatore di velocità, provino loro ad attraversare questo tratto di strada col brivido di essere investiti da automobilisti che sfrecciano come saette. Poi ne riparliamo. Il rilevatore serve eccome, anzi dovrebbero attivarlo tutti i giorni, non solo una volta ogni tanto».

In effetti nelle scorse settimane le polemiche sul nuovo rilevatore di velocità, installato ad ottobre per volere dell’Unione montana, e attivato in media una volta alla settimana, sempre alla presenza degli agenti di polizia locale, non sono affatto mancate. Il rilevatore è il terzo in un tratto di statale che copre appena una quindicina di chilometri. Gli altri sono posizionati all’incrocio semaforico di Carpanè, e sanzionano solo chi passa col rosso, e a Rivalta, sempre in Comune di San Nazario, anche questo attivato un paio di giorni alla settimana, sempre alla presenza della pattuglia.

Il bilancio delle multe effettuate nel 2016 si potrà avere solo all’inizio del prossimo anno, per ora si può dire che gli incidenti stradali dalla loro installazione sono diminuiti di oltre il 50 per cento.

Francesca Cavedagna

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