Un furto d’auto a Lusiana ha dato il via a un inseguimento da film tra Velo e il territorio comunale di Thiene, con tanto di aggressione ai carabinieri. Alla fine, due campani, il 43enne Guglielmo Savoia e il 51enne Salvatore Di Gregorio, entrambi di Sarno, già conosciuti alla giustizia, sono stati arrestati e processati con rito direttissimo.
Tutto è iniziato poco prima delle 23 di martedì in località Velo di Lusiana. All’interno della nota locanda “Alla Rosa”, Savoia e Di Gregorio hanno sottratto con destrezza le chiavi dell’auto dalla giacca del proprietario di una Fiat Bravo. Uscendo dal locale i due hanno trovato l’auto parcheggiata nel piazzale antistante la locanda e così si sono allontanati da Velo a bordo dell’auto rubata. Essendo però una sera quiete, il proprietario dell’auto si è subito accorto che la sua auto si stava allontanando e ha così avvertito immediatamente il 112.
Mentre i due ladri si davano alla fuga cercando di raggiungere la A31, sono stati intercettati in via dell’Autostrada a Thiene da una pattuglia della radiomobile della locale compagnia, che si era messa alla ricerca dell’auto rubata. Ignorando le sirene e i lampeggianti della pattuglia che li inseguiva, Savoia e Di Gregorio hanno proseguito la fuga verso l’autostrada. Solo con una manovra rapida e inaspettata, i militari sono riusciti a mettere fine all’inseguimento bloccando l’auto proprio di fronte al casello autostradale. Di Gregorio è stato acciuffato subito, mentre Savoia, per sottrarsi all’arresto, si è scagliato contro i carabinieri e solo dopo una violenta colluttazione i militari sono riusciti ad avere la meglio mettendogli in manette e rinchiudendolo all’interno del mezzo per il suo trasporto alla camera di sicurezza della tenenza di Dueville, in attesa del rito direttissimo. Anche durante il viaggio Savoia ha fatto il diavolo a quattro, colpendo con la testa il finestrino del mezzo e minacciando i due militari.
Comparsi ieri mattina in tribunale a Vicenza, il giudice ha convalidato l’arresto per entrambi, accogliendo praticamente tutte le accuse formulate dal pm Cristina Carunchio. Il reato per il quale i due saranno giudicati, il processo proseguirà l’8 giugno prossimo, sarà il furto d’auto con le aggravanti del concorso, della continuazione del reato e di furto con destrezza. A Savoia sono state contestate anche le lesioni personali aggravate da minacce e ingiurie nei confronti dei militari che hanno effettuato l’arresto. Per Savoia inoltre è stata applicata pure la misura del divieto di dimora in Veneto.