<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Velo di Lusiana

Furto di un’auto e fuga. Arrestati dai carabinieri

Due uomini hanno prima rubato le chiavi al proprietario in trattoria e poi sono scappati verso la A31
Una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Thiene
Una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Thiene
Una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Thiene
Una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Thiene

Un furto d’auto a Lusiana ha dato il via a un inseguimento da film tra Velo e il territorio comunale di Thiene, con tanto di aggressione ai carabinieri. Alla fine, due campani, il 43enne Guglielmo Savoia e il 51enne Salvatore Di Gregorio, entrambi di Sarno, già conosciuti alla giustizia, sono stati arrestati e processati con rito direttissimo.

Tutto è iniziato poco prima delle 23 di martedì in località Velo di Lusiana. All’interno della nota locanda “Alla Rosa”, Savoia e Di Gregorio hanno sottratto con destrezza le chiavi dell’auto dalla giacca del proprietario di una Fiat Bravo. Uscendo dal locale i due hanno trovato l’auto parcheggiata nel piazzale antistante la locanda e così si sono allontanati da Velo a bordo dell’auto rubata. Essendo però una sera quiete, il proprietario dell’auto si è subito accorto che la sua auto si stava allontanando e ha così avvertito immediatamente il 112.

Mentre i due ladri si davano alla fuga cercando di raggiungere la A31, sono stati intercettati in via dell’Autostrada a Thiene da una pattuglia della radiomobile della locale compagnia, che si era messa alla ricerca dell’auto rubata. Ignorando le sirene e i lampeggianti della pattuglia che li inseguiva, Savoia e Di Gregorio hanno proseguito la fuga verso l’autostrada. Solo con una manovra rapida e inaspettata, i militari sono riusciti a mettere fine all’inseguimento bloccando l’auto proprio di fronte al casello autostradale. Di Gregorio è stato acciuffato subito, mentre Savoia, per sottrarsi all’arresto, si è scagliato contro i carabinieri e solo dopo una violenta colluttazione i militari sono riusciti ad avere la meglio mettendogli in manette e rinchiudendolo all’interno del mezzo per il suo trasporto alla camera di sicurezza della tenenza di Dueville, in attesa del rito direttissimo. Anche durante il viaggio Savoia ha fatto il diavolo a quattro, colpendo con la testa il finestrino del mezzo e minacciando i due militari.

Comparsi ieri mattina in tribunale a Vicenza, il giudice ha convalidato l’arresto per entrambi, accogliendo praticamente tutte le accuse formulate dal pm Cristina Carunchio. Il reato per il quale i due saranno giudicati, il processo proseguirà l’8 giugno prossimo, sarà il furto d’auto con le aggravanti del concorso, della continuazione del reato e di furto con destrezza. A Savoia sono state contestate anche le lesioni personali aggravate da minacce e ingiurie nei confronti dei militari che hanno effettuato l’arresto. Per Savoia inoltre è stata applicata pure la misura del divieto di dimora in Veneto.

 

 

Suggerimenti