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RADUNO 3° RAGGRUPPAMENTO A ASIAGO

Il presidente Ana, Favero: «I valori degli alpini vengono portati avanti con impegno e silenzio»

Raduno 3° Raggruppamento ad Asiago (Fotoservizio G. Ceccon)

I valori della pace e della memoria sono stati al centro dei discorsi ufficiali del comandante delle truppe alpine, il generale di corpo d'armata Ignazio Gamba, e del presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero al Raduno del Terzo Raggruppamento Alpini 2022 in Altopiano. Particolarmente infervorato Favero nel suo intervento in cui, pur non citando specificatamente le accuse di molestie sorte dopo la recente Adunata di Rimini, ha dato sfogo a tutta l’amarezza che ha tenuto dentro di sè fino alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della città romagnola per l'unica denuncia formalizzata in merito alle presunte molestie subite da alcune donne durante l'adunata.
«Non bastano una bandiera e definirsi pacifista per esserlo e perché la pace si diffonda quasi magicamente - ha puntualizzato Favero -. Servono invece impegno costante e quotidiano per conservarla. Un lavoro non gridato ma compiuto senza fare rumore, in silenzio, senza polemiche, bensì spinto dallo stesso spirito che anima gli alpini. Ciò che distingue l’uomo civile è proprio la capacità di conservare la memoria e tramutare questa eredità nel proprio quotidiano - ha proseguito il presidente nazionale -. La memoria consente di prendere atto del mondo che ci circonda, di adattare i nostri comportamenti al mutamento delle condizioni, ma nello stesso tempo di mantenere la volontà di trasmettere alle future generazioni, soprattutto a coloro che non avranno la fortuna di poter indossare il nostro cappello e tutto ciò che rappresenta, proprio quei valori vissuti nel quotidiano che consentono di vivere la pace». Sono le stesse virtù che il generale Ignazio Gamba ha voluto riaffermare nel salutare gli alpini. «Una levatura morale che oggi ancora di più deve caratterizzare le nostre vite portando avanti, come alpini in armi e come alpini Ana, la memoria dell’epopea dei soldati sull’Ortigara. Valori in primis come il rispetto del prossimo e delle istituzioni così come l’attaccamento alla bandiera che da qualche tempo sembrano assopiti - ha proseguito Gamba -. Tocca quindi a tutti noi che abbiamo voluto esserci quassù oggi, a testimonianza delle nostre convinzioni verso questi principi, uscire dal torpore che pare si sia diffuso nella nostra società. Il 24 febbraio, con l’attacco all’Ucraina, ha rappresentato una sveglia, una chiamata al dinamismo e alla solerzia, per riaffermare quanto i nostri avi, proprio su questa montagna, ci hanno incitato, ovvero “Per non dimenticare”. Come truppe alpine, cogliendo l’occasione del 150esimo anniversario della fondazione del Corpo, abbiamo avviato una serie di attività e iniziative per ridestare l’orgoglio nazionale. Tra questi ci sono la staffetta alpina che ha toccato molti luoghi, simboli della nostra storia, che è poi quella dell’Italia, per costruire un ritratto di cosa sono le penne nere. Un’iniziativa che ci porterà il 15 ottobre a Napoli a festeggiare il 150° anniversario di fondazione del Corpo, creato dal Regio Decreto firmato il 15 ottobre 1872 da Vittorio Emanuele II proprio a Napoli».

Gerardo Rigoni

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