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Farronato sfiderà lo Yukon in canoa

La preparazione di Farronato nel Brenta
La preparazione di Farronato nel Brenta
La preparazione di Farronato nel Brenta
La preparazione di Farronato nel Brenta

Mai domo, Stefano Farronato. L’arboricoltore bassanese, a poco più di un anno dai drammatici giorni della Yukon Artic Ultra, torna in Canada per una nuova sfida. Nel febbraio scorso aveva affrontato la più estrema competizione del mondo, a meno 50 gradi, ritirandosi dopo ventidue ore per salvarsi la pelle; ora torna negli stessi luoghi per una nuova avventura. Meno rischiosa, certo, ma sempre decisamente “Into the Wild”. La partenza è prevista per domani, quando Farronato, 44 anni, volerà in Canada, dove sarà protagonista di un viaggio in solitaria lungo il fiume Yukon. Ben 420 km a bordo di una canoa canadese per circa 9 giorni e 550 km di bicicletta in 8 giorni. Farronato partirà da Whitehorse, cittadina situata al miglio storico 918 dell’Alaska Highway, da lui già attraversata nel 2016 in bicicletta. Zaino, tenda, sacco a pelo, abbigliamento per canoa e per bici, cibo liofilizzato (anche se conta di mangiare tanti salmoni), GoPro e smartphone: pochi gli accessori che Farronato porterà con sé, ma essenziali per portare a termine e documentare l’impresa. Nella prima parte del percorso, l’arboricoltore dovrà convivere con orsi grizzly, alci, animali selvatici e insetti di ogni tipo, in uno dei fiumi più famosi al mondo. «È il mio secondo viaggio sull’acqua - spiega Farronato - ma è la prima volta che mi misuro con il fiume in canoa. Sarà un mondo nuovo da esplorare. Quello che più mi attrae di questo progetto è che percorrerò sia la via “naturale” sia quella urbana e di fatto ripercorrerò nuovamente il tragitto della Yukon Artic Ultra. Questa volta conto di riuscire a percorrere almeno 70-80 chilometri al giorno: spero che la corrente sia a favore». Farronato non è nuovo a simili imprese. Appassionato di montagna, trekking, free climbing, alpinismo, sci, trail running, rafting e parapendio, ha all’attivo 15 spedizioni: dal 2000 al 2018, ha infatti attraversato Nepal, Patagonia, Islanda, Ecuador, Mongolia, Groenlandia, Pamir, Isole Svalbard, Alaska e Canada. «Sarà come ritornare indietro nel tempo, agli anni della corsa all’oro - racconta - assaporando i racconti di un avventuriero autentico come Walter Bonatti, grande alpinista ed esploratore bergamasco. Sono entusiasta di questa nuova sfida e non vedo l’ora di poter condividere il fiume con salmoni e orsi. Insomma, adrenalina pura!». Ovviamente, mentre scenderà lungo lo Yukon, Farronato non potrà non ripensare ai giorni della Yukon Artic dell’anno scorso, quando avrebbe dovuto percorrere a piedi i 483 km che separano la città di Whitehorse da Dawson City. Purtroppo il clima era intollerabile lo ha spinto ad abbandonare. Le condizioni, infatti, andavano al di là di ogni immaginazione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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