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Bassano

«Esumazioni
e cremazioni
regolari»

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Da sinistra Guido Beber con il suo legale, l’avv. Stefano Frizzi
Da sinistra Guido Beber con il suo legale, l’avv. Stefano Frizzi
Da sinistra Guido Beber con il suo legale, l’avv. Stefano Frizzi
Da sinistra Guido Beber con il suo legale, l’avv. Stefano Frizzi

BASSANO. Non c’è mai stato alcun vilipendio di cadavere: nel magazzino di Scurelle erano conservati solo resti mortali di defunti. I decessi risalivano anche a 50 anni fa. Nessuna salma come qualcuno ha erroneamente proclamato. La mia azienda non ha mai lucrato sulla morte, forniamo un servizio necessario a tutta la collettività e lo facciamo nel massimo rispetto delle normative e della sensibilità dei parenti. Anche le accuse per smaltimento non autorizzato dei rifiuti sono infondate: ogni componente delle bare ha seguito canali corretti attraverso ditte specializzate». Sono le precisazioni di Guido Beber, titolare della cooperativa specializzata in servizi cimiteriali “Linea Momenti” di Pergine Valsugana, al centro dell’inchiesta della procura di Trento per vilipendio di cadavere e gestione illecita di rifiuti. Le accuse sono scattate dopo le indagini dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico trentino, finite col sequestro di un magazzino dell’Alta Valsugana, nel quale sono state ritrovate le spoglie di 27 defunti, conservate in scatole di cellulosa, casse funebri smantellate e zinco, fatto che fa ritenere agli inquirenti che le attività di smantellamento delle bare e la separazione dei resti dei defunti, avvenissero nello stabile utilizzato anche come deposito di materiali meccanici, oli, parti di vetture. Beber, per ora unico indagato dell’inchiesta, attraverso il suo legale, Stefano Frizzi, difende la correttezza del suo operato. 

 

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