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Due baristi arrestati per spaccio di coca

L’operazione è stata condotta dai carabinieri di Marostica
L’operazione è stata condotta dai carabinieri di Marostica
L’operazione è stata condotta dai carabinieri di Marostica
L’operazione è stata condotta dai carabinieri di Marostica

Al bar non si entrava solo per consumare il caffè o una bibita ma anche per un altro genere di consumo tutt’altro che lecito, vale a dire droga, in particolare cocaina. Al traffico di sostanze stupefacenti, attuato dai gestori del locale, La Fenice di Cusinati di Rosà, hanno messo fine l’altro giorno i carabinieri della stazione di Marostica guidati dal loro comandante, il luogotenete Alessandro Bortolon. L’azione è stata condotta dai militari della città scaligera perché a loro, circa un mese prima, era arrivata la segnalazione di movimenti sospetti, che sembra però si protraessero da tempo. Sono stati arrestati Vito Antonio D’Armento, 47 anni, originario della Calabria, e la sua compagna, una 37enne di origine ungherese, Erika Csaki. Entrambi erano incensurati. L’accusa è di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. L’uomo e la donna ignoravano di essere, da tempo, nel mirino degli uomini dell’Arma: sono rimasti basiti quando sono entrati i carabinieri. I militari hanno trovato 17 dosi di stupefacente, nascoste in barattoli posti dietro il bancone. L’arresto, immediato, è stato convalidato dal magistrato. I due hanno trascorso la notte tra venerdì e sabato nelle stanze di sicurezza dei carabinieri di Bassano. Ieri mattina il processo per direttissima in Tribunale a Vicenza, rinviato all’inizio del prossimo anno per la richiesta dei termini a difesa da parte degli avvocati dei due. Vito Antonio D’Armento ed Erika Csaki, che potranno riprendere l’attività di baristi, dovranno presentarsi, nel frattempo, tre volte alla settimana alla stazione dei carabinieri di Rosà per l’obbligo di firma. I carabinieri di Marostica hanno attuato un’azione delicata per non destare sospetti né sui gestori del bar né sui clienti. Ricevuta la segnalazione i militari, infatti, hanno effettuato numerosi appostamenti. Venerdì i carabinieri hanno dapprima fermato alcuni clienti che dopo essere saliti in auto si stavano allontanando dal locale: tre di loro erano in possesso di cocaina. A quel punto sono entrati nel bar, tra la sorpresa generale, in primo luogo dei gestori. Da dove arrivasse la cocaina a La Fenice sarà oggetto di ulteriori indagini. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lucio Zonta

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