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Droga e “bitcoin” Raffica di arresti Giovane nei guai

Gli inquirenti con droga e denaro sequestrati
Gli inquirenti con droga e denaro sequestrati
Gli inquirenti con droga e denaro sequestrati
Gli inquirenti con droga e denaro sequestrati

C’è anche un bassanese tra gli indagati della vasta operazione della polizia di Padova contro lo spaccio di stupefacenti e riciclaggio dei proventi illeciti in moneta virtuale, che ha portato ad arresti, sequestri e denunce. Si tratta di Luca Tresoldi, grafico di 26 anni, residente a Marchesane, considerato uno dei corrieri della banda. Era finito in manette lo scorso 12 febbraio, quando, mentre era di ritorno dal Patavino, era stato fermato dagli agenti della Squadra mobile nelle zone di Limena. La perquisizione della sua auto aveva portato al rinvenimento di quasi due chili e mezzo di marijuana e 5 grammi di cocaina, altra droga era invece stata trovata nel corso della successiva perquisizione domiciliare. Ieri mattina, su ordine del sostituto procuratore, Benedetto Roberti, gli agenti del vicequestore Elena Peruffo hanno effettuato una seconda perquisizione del suo appartamento rinvenendo una decina di grammi di cocaina, fatto che ha lasciato immutata la sua posizione. Sempre nella mattinata di ieri, nell’ambito della stessa operazione, sono state eseguite altre 15 perquisizioni dalle Squadre mobili di Torino, Milano, e Treviso. Tutti i provvedimenti sono l’esito di una estesa attività di indagine, iniziata verso la metà del 2017, che ha permesso di individuare un sodalizio criminale, composto da soggetti italiani, i quali, all’interno di un’abitazione presa in affitto a Padova, gestivano un fiorente spaccio di sostanze stupefacenti dall’elevatissimo principio attivo. Nel corso dell’attività investigativa, che ha già portato in carcere nove persone, sorprese in possesso di ingenti quantitativi di stupefacente, sono stati sequestrati 100 chilogrammi di droghe di diverse specie oltre a denaro pari a 205 mila euro in contanti. Le stesse indagini, supportate da accertamenti tecnici e condotte con l’ausilio di agenti infiltrati sotto copertura, hanno inoltre consentito di accertare che due dei soggetti, destinatari dei provvedimenti cautelari, reinvestivano in moneta virtuale “Bitcoin” i proventi della vendita della droga. Le attività della Squadra mobile padovana, ancora in corso di approfondimento, hanno inoltre consentito di eseguire tutte le misure cautelari disposte dal gip: si tratta in particolare di cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere, due arresti domiciliari e una sottoposizione ad obbligo di firma. Inoltre sono stati arrestati in flagranza di reato altri soggetti sorpresi in possesso di ingenti quantitativi di stupefacente. Sempre nel corso del blitz di ieri sono stati sottoposti a sequestro altri 20 chili circa di sostanza stupefacente, di tipo hashish e marijuana, cinquemila euro in contanti e moneta virtuale (Bitcoin) per un valore notevole ma ancora da quantificare. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, Luca Tresoldi, fino all’arresto dello scorso febbraio, per il quale ha patteggiato, scontando tre mesi di detenzione ai Due Palazzi di Padova e un mese agli arresti domiciliari, avrebbe fatto da corriere della droga dal Padovano al Bassanese. Ora è indagato per spaccio di stupefacenti in concorso. Al momento a suo carico non sarebbero emerse responsabilità sul riciclaggio. •

Francesca Cavedagna

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