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Bassano del Grappa

Dopo l'incidente si è tenuto il risarcimento di 80 mila euro che spettava ai parenti

I parenti, una coppia di coniugi, erano rimasti feriti nell’incidente accaduto a Mussolente (Foto generica d'archivio)
I parenti, una coppia di coniugi, erano rimasti feriti nell’incidente accaduto a Mussolente (Foto generica d'archivio)
I parenti, una coppia di coniugi, erano rimasti feriti nell’incidente accaduto a Mussolente (Foto generica d'archivio)
I parenti, una coppia di coniugi, erano rimasti feriti nell’incidente accaduto a Mussolente (Foto generica d'archivio)

Si sarebbe presentato nella sede della compagnia assicurativa, avrebbe consegnato documenti farlocchi con firme false e si sarebbe fatto accreditare un risarcimento dei danni che in realtà spettavano ad alcuni suoi parenti. La procura contesta l’appropriazione indebita aggravata e il falso a Giancarlo Parolin, bassanese di 55 anni, che nelle prossime settimane dovrà presentarsi in aula. È stato infatti citato a giudizio dal pubblico ministero, che aveva coordinato le indagini della guardia di finanza, e avrà ora modo di difendersi. Potranno invece costituirsi parti civili i coniugi Michele e Oriana Tessarollo, residenti in Belgio, che sarebbero stati ingannati dal comportamento del parente per poco più di 80 mila euro.

 

La singolare vicenda risale ancora al gennaio del 2019 ma gli antefatti sono dell’aprile 2016. Nella primavera di 5 anni fa, infatti, la famiglia Tessarollo, originaria del Bassanese ma residente da decenni in Belgio, era tornata in Italia per far visita ai parenti e per trascorrere qualche giorno di relax. Durante la vacanza, però, marito e moglie erano stati coinvolti, senza colpa, in un incidente avvenuto a Mussolente: un camion si era immesso nella carreggiata dal piazzale di una ditta e una vettura, per evitare il tamponamento, aveva invaso la corsia opposta centrando la Jeep nuova della coppia. L’urto era stato molto violento; la vettura dei Tessarollo era andata distrutta (era stata poi rottamata) e i due coniugi erano rimasti feriti in maniera seria. Erano stati soccorsi e accompagnati in ospedale; lei aveva subito una frattura, ed era guarita in oltre un mese, mentre Michele se l’era cavata con una prognosi di 25 giorni per diversi traumi. 
Dopo un lungo iter, vista anche la complessità dell’incidente, la compagnia assicurativa del camionista aveva accordato un risarcimento di circa 80 mila euro, fra i danni fisici e quelli subiti dalla Jeep per la coppia. 

 

Era accaduto che i Tessarollo, visto che abitano a migliaia di chilometri da Bassano, si appoggiassero a Parolin, sposato alla cugina di Oriana, per curare le pratiche; comunque, erano tutte intestate a loro. In base a quanto ricostruito, Parolin nel dicembre 2018 avrebbe contattato la compagnia, con sede a Bassano, spiegando di essere stato incaricato dai parenti di incassare la somma, che avrebbe poi provveduto a girare in Belgio; e aveva chiesto che documenti avrebbe dovuto produrre. Quindi, il mese successivo si sarebbe presentato in ufficio anche con una delega e con le fotocopie dei documenti d’identità dei parenti, per chiedere di far inviare al proprio iban la cifra concordata. Così era avvenuto.

Nelle settimane successive i Tessarollo, dal Belgio, non vedendo giungere la somma, avevano contattato Parolin, che avrebbe assicurato loro che c’era qualche ritardo, ma che tutto si sarebbe concluso positivamente; poi, insospettiti, avevano chiamato direttamente l’assicuratore, scoprendo della delega e del nuovo iban. 

Secondo la procura, le loro firme sarebbero state falsificate, e così pure altri documenti; e gli 80 mila euro loro non li avrebbero mai visti. Per questo avevano sporto denuncia. 

 

Diego Neri

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