Il presidente di quartiere San Vito Ezio Calmonte tira le orecchie alla nuova Giunta comunale. Non a tutta, a dire la verità, ma soltanto a una sua parte: quella femminile. Non è nuovo, il presidentissimo del quartiere più popoloso della città a uscite, per usare un eufemismo, poco in linea con il politicamente corretto. Chiamato a esprimere un giudizio sui primi cento giorni di esecutivo Pavan, Calmonte non si tira indietro. «Sono pochi gli assessori che stanno lavorando - afferma il presidente -. C’è chi si è attivato, come Roberto Marin, Mariano Scotton, Andrea Zonta e Andrea Viero, ma c’è chi invece sta facendo un po’ meno. Penso ad esempio agli assessori Mavì Zanata e Tamara Bizzotto. Quest’ultima non l’ho nemmeno mai sentita. Secondo me ci sono un po’ troppe donne in Giunta: non è par fare classismo, ma penso che le donne, in politica come nel lavoro, rendano di più quando sono circondate da 3,4,5 uomini. Quando è il contrario, le donne fanno troppa “comunella”». A sostegno della sua “tesi”, Calmonte riferisce di aver suggerito all’assessore alla sicurezza Tamara Bizzotto di creare un organismo che sovraintenda a tutte le forze dell’ordine del comprensorio. «Avevo suggerito anche un nome per un coordinatore - afferma - ma la questione non è più stata affrontata, e questo perché le donne pensano troppo. A questo punto, altro che quote rosa, dovremo pensare a tutelare le “quote azzurre”». Calmonte lancia una frecciata pure al sindaco Elena Pavan, di cui comunque il presidente è stato grande sponsor alle elezioni. «Giustamente lei si è tenuta la delega ai quartieri - afferma - ma per questo compito servirebbe una persona operativa 24 ore al giorno. Una figura di riferimento, non politica, che riesca a portare a termine tutti gli interventi di cui hanno bisogno i rioni della città». Il presidente di San Vito, in sostanza, chiede un cambio di passo a tutte le donne al governo di Bassano. «Forse a pesare è anche un po’ di inesperienza - riferisce Calmonte - ma adesso è il caso che di mettersi a lavorare seriamente. Vogliamo vedere una partenza con la P maiuscola, che sinora si è vista soltanto in alcuni assessori. Se servono dei consigli, basta chiedere». •