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Distretti di commercio, nuova sfida

Turisti a passeggio in centro ad AsiagoIl sindaco Roberto Rigoni Stern
Turisti a passeggio in centro ad AsiagoIl sindaco Roberto Rigoni Stern
Turisti a passeggio in centro ad AsiagoIl sindaco Roberto Rigoni Stern
Turisti a passeggio in centro ad AsiagoIl sindaco Roberto Rigoni Stern

Proseguire con il progetto “Asiago, il tuo centro commerciale all’aperto”. E’ quanto intende fare il Comune di Asiago con Ascom e le altre associazioni di categoria, con il secondo bando regionale per i distretti di commercio. Dopo il successo della prima iniziativa regionale ideata per favorire la riqualificazione del commercio (il capoluogo altopianese era stato scelto assieme ad altre località come progetto pilota) Asiago ci riprova presentando in Regione una nuova proposta di finanziamento per proseguire nel rinnovamento del centro storico attraverso innovazioni, integrazioni e valorizzazioni delle risorse locali che permetterebbero agli esercenti e alle imprese di accrescere l’attrattività della località. «Vorremmo dare ulteriori opportunità alle 266 imprese commerciali del centro storico – spiega il sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern. - Il distretto di commercio rappresenta un collegamento tra il tessuto commerciale, le associazioni di categoria, altre realtà locali e territoriali e il Comune condividendo idee, proposte e iniziative». Nel 2014 la Regione, all’interno del progetto pilota dei distretti di commercio, ha assegnato ad Asiago 280 mila euro che ha permesso piccoli lavori di restauro, abbellimento e ammodernamento delle attività. Un progetto che ha dato ottimi risultati secondo la Regione tanto che Asiago è stato ammesso anche al secondo bando deliberato ed è iscritto nell’elenco dei distretti di commercio regionali. A breve la Regione indicherà quante risorse impiegherà sul capoluogo altopianese. La proposta asiaghese da 500 mila euro (che avrà la copertura finanziaria da Regione, Comune e privati) si prefigge di incentivare il commercio, compresa l’organizzazione di nuovi eventi di destagionalizzazione, interventi strutturali di qualificazione urbana, azioni di comunicazione e marketing e miglioramento dei servizi a favore dell’accoglienza turistica tra cui l’accessibilità. Dal punto di vista degli esercizi privati (che potranno presentare richiesta di abbellimenti degli esterni o iniziative promozionali) il fondo garantisce, a secondo del tipo di intervento, la copertura a fondo perduto dal 40 al 60%o della spesa complessiva. «Siamo molto soddisfatti che il lavoro fatto in precedenza ci permetta di proseguire con questa visione di rilancio – commenta il presidente Ascom, Marianna Lievore. - Del componente pubblico appoggiamo pienamente gli abbellimenti così come nuovi eventi destagionalizzanti che permettono a noi una programmazione del lavoro migliore. Con una stagionalità più lunga, per esempio, si possono attuare anche nuove assunzioni. Per la parte privata la questione è un po’ più complessa, perché questa volta si richiede che gli esercizi si uniscano in rete per presentare domanda. Per aiutare i nostri associati a redigere le domande abbiamo messo in campo non solo i nostri uffici ma anche una società ad hoc che opera all’interno dell’Ascom provinciale. Ci sono già alcune proposteinteressanti che prevedono miglioramenti delle attività con a fianco opere generali di accoglienza e di incremento dei servizi al turista». •

Gerardo Rigoni

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