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Bassano

Cultura, alleanza con Vicenza per la candidatura a capitale

Asso nella manica: Bassano punta a fare rete con i musei (FOTO GIANCARLO CECCON)
Asso nella manica: Bassano punta a fare rete con i musei (FOTO GIANCARLO CECCON)
Asso nella manica: Bassano punta a fare rete con i musei (FOTO GIANCARLO CECCON)
Asso nella manica: Bassano punta a fare rete con i musei (FOTO GIANCARLO CECCON)

Bassano "sposa" Vicenza nel progetto "Capitale italiana della cultura" per il 2024. Progetto avviato all'inizio di luglio, incardinato sul tema "Arte e impresa" ed esteso dal capoluogo all'intero territorio provinciale.«L'idea nasce da Vicenza - spiega l'assessore alla cultura Giovannella Cabion - ma da parte nostra aderiamo con entusiasmo, anche perché il consolidamento delle relazioni con il capoluogo potrà solo fare bene». Questo, in particolare, in vista delle scadenze che si prospettano già dal prossimo anno, a partire dal già avviato bicentenario canoviano. Per quanto riguarda in concreto il coinvolgimento della città, l'assessore ha individuato nei musei il fulcro attorno al quale far ruotare la declinazione bassanese di Vicenza capitale della cultura.

«L'idea che ci guida è mettere al centro la rete dei musei - evidenzia -. Rete che, tra le altre cose, ospita una sezione dedicata ai Remondini, famiglia di artisti-imprenditori che incarna alla perfezione il tema "Arte e impresa" scelto per la candidatura».

Contemporaneamente al coinvolgimento dei musei, è prevista anche l'apertura al pubblico di un'azienda per Comune in grado di coniugare i linguaggi dell'arte con la capacità di fare impresa. «Per ogni centro del nostro comprensorio - riprende l'assessore - non è difficile trovare famiglie di imprenditori che, sulla scia di quanto accadeva per i Remondini, sappiano legare, oggi, i due aspetti». Le potenzialità perché Vicenza e il suo territorio siano promossi tra tre anni capitale della cultura, secondo l'amministrazione comunale, ci sono. Intanto, però, bisognerà attendere il completamento dell'iter avviato poco meno di tre mesi fa.

Il primo passo da parte dell'amministrazione vicentina è stata, in estate, la manifestazione di interesse a concorrere. In questi giorni sarà presentata la candidatura e a gennaio 2022 saranno annunciati i finalisti. Nella Pedemontana è maturata nelle scorse settimane anche la candidatura congiunta Asolo-Cittadella, ma Vicenza e la sua provincia appaiono aver le carte in regola per rientrare almeno tra le dieci realtà che si giocheranno la finale. A marzo, infine, sarà annunciata la capitale per il 2024, alla quale saranno concessi due anni di tempo per prepararsi al meglio.

«Crediamo molto a questo progetto - dichiara l'assessore Cabion - anche perché, se otterremo lo status di capitale della cultura, potremo spingere lo sguardo in avanti almeno per un decennio, ragionando davvero a lungo termine». Inoltre, un'eventuale promozione sul versante culturale si porrebbe in continuità con la freschissima nomina del Grappa tra i siti Riserva della biosfera Unesco. Un progetto andato a buon fine che ha visto spendersi in prima persona il vicesindaco Roberto Marin. Per la capitale della cultura il testimone passerebbe alla collega Cabion, ma rimarrebbe invariato l'obiettivo: inserire la città in una rete nazionale o sovranazionale in modo che il barometro del turismo e delle professioni legate alla cultura punti con decisione al bello stabile. 

Lorenzo Parolin

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