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Crollo di calcinacci a San Giovanni Subito le verifiche

La zona in cui sono caduti i calcinacci è stata transennata
La zona in cui sono caduti i calcinacci è stata transennata
La zona in cui sono caduti i calcinacci è stata transennata
La zona in cui sono caduti i calcinacci è stata transennata

Nuovo crollo da un edificio del centro storico, peraltro nel giorno di mercato. Domenica scorsa erano finiti sul marciapiede di via Angarano calcinacci staccatisi dal timpano di palazzo Bonaguro. Ieri mattina un analogo ma ancor più preoccupante episodio ha interessato la chiesa di San Giovanni di piazza Libertà, non utilizzata per le funzioni religiose ma come sede di manifestazioni e iniziative culturale attinenti alla sacralità del luogo. All’improvviso è piombata sul marciapiede e in parte sul selciato della piazza parte dell'intonaco situato tra il cornicione e la sovrastante specchiatura, elementi posti a fianco della seconda grande colonna addossata sulla parte destra della facciata rispetto all'ingresso principale. Quali le cause dell'inconveniente, che ha creato sconcerto e timore tra gli amministratori comunali, la Parrocchia di Santa Maria in Colle, proprietaria della chiesa, considerato che i lavori di restauro conservativo della facciata erano stati completati solo pochi anni fa? Un'ipotesi si rifà alla violentissima pioggia abbattutosi sulla città verso le sei e alla forza del vento proveniente da nord: elementi che avrebbero determinato un'infiltrazione di acqua nel rivestimento d’intonaco causandone il parziale distacco per la lunghezza di circa un metro e mezzo e la conseguente caduta al suolo dei calcinacci, fortunatamente non di dimensioni consistenti, che al suolo si sono frantumati. Il primo a rendersi conto dell'accaduto è stato il vigile urbano del comando di via Vittorelli che poco prima delle otto in piazza Libertà verificava il posizionamento dei banchi del mercato. Messa in sicurezza la zona, il vigile ha avvisato i colleghi e allo stesso tempo i pompieri, i quali hanno allertato i colleghi di Vicenza che, intervenuti con un'autoscala, sono saliti fino a circa 15 metri per le verifiche e liberare da altri calcinacci pericolanti il tratto danneggiato. Saranno necessarie però accurate verifiche sull'intero cornicione. È stato avverto il parroco di Santa Maria in Colle, mons. Andrea Guglielmi, che a sua volta ha chiamato l'architetto Andrea Minchio, componente del Consiglio pastorale parrocchiale, che in particolare segue gli affari economici. Sono intervenuti anche il vicesindaco Roberto Marin e l'assessore Mariano Scotton, che hanno parlato con il sindaco Elena Pavan e l'assessore ai lavori pubblici Andrea Zonta. «In primo luogo - ha detto mons Andrea Guglielmi - è necessario mettere in sicurezza la zona e di concerto con l'Amministrazione comunale bisognerà poi effettuare un sopralluogo sull'intera facciata della chiesa. È stata una brutta sorpresa anche perché dal 13 luglio a San Giovanni inizieranno dei lavori, concordati con la Cei, sugli impianti elettrico e di illuminazione». «Se necessario - ha sottolineato il vicesindaco Roberto Marin, non dimenticando l'evento di palazzo Bonaguro - ci incontreremo e daremo un supporto alla Parrocchia, perché la chiesa rappresenta comunque un bene della città. È importante nel frattempo un'analisi preliminare per eliminare ogni fonte di pericolo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lucio Zonta

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