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Commercio, in centro timidi segnali di ripresa ma mancano i giovani

Il direttivo del Distretto con il manager Pessa (secondo da sinistra)Negozi in centro: calano le vetrine sfitte, ma la clientela dei giovani è poco presente FOTO CECCON
Il direttivo del Distretto con il manager Pessa (secondo da sinistra)Negozi in centro: calano le vetrine sfitte, ma la clientela dei giovani è poco presente FOTO CECCON
Il direttivo del Distretto con il manager Pessa (secondo da sinistra)Negozi in centro: calano le vetrine sfitte, ma la clientela dei giovani è poco presente FOTO CECCON
Il direttivo del Distretto con il manager Pessa (secondo da sinistra)Negozi in centro: calano le vetrine sfitte, ma la clientela dei giovani è poco presente FOTO CECCON

Sul fronte del commercio il centro storico dà segnali di ripresa, ma mancano i giovani e più attenzione al decoro urbano non farebbe male. È quanto emerso da un questionario somministrato nelle scorse settimane nell’ambito del Distretto commerciale istituito in città grazie a un bando regionale che ha portato 250mila euro nelle casse comunali. A illustrare i risultati, ieri in museo, il manager Giacomo Pessa, incaricato di gestire il progetto che vede coinvolte, accanto all’Amministrazione e alle associazioni di categoria, oltre 50 realtà. «Bassano è percepita come una città bella, nella quale si sta volentieri – evidenzia Pessa – e questa qualità, più alta della media nazionale e regionale, si riflette anche nella ripresa dell’economia che si è registrata nell’ultimo quinquennio». In particolare, dal 2014 (l’anno di apertura del bando regionale) a oggi le vetrine sfitte sono scese dal 18 al 14%. «Un dato importante – ancora il manager – che si traduce oggi in 250 attività operative in centro storico, tra commercio, somministrazione e servizi connessi». Il rovescio della medaglia è il deficit di giovani, perché nell’ultimo quinquennio la clientela si è stabilizzata ma l’età media non lascia intravedere un futuro roseo. «Il cliente-tipo del distretto – spiega Pessa – ha più di 35 anni, è benestante e sceglie Bassano per la qualità o la particolarità dei prodotti offerti. Va bene per il presente, ma in vista dei prossimi anni bisognerà attrarre anche i “millennials”, portandoli dal centro commerciale al centro storico». Ancora, sul versante dell’attrattività, la “bella Bassano” potrebbe diventare un gioiello se si prestasse più attenzione ai particolari. «Qui l’elenco è dettagliato – evidenzia Pessa-: dai cestini per i rifiuti da cambiare ai punti raccolta delle immondizie che andrebbero mascherati, ai cartelli turistici da uniformare, i suggerimenti sono numerosi. La situazione non è grave, anche perché complessivamente l’Amministrazione ha lavorato bene. Qualcosa di più, però, si può fare». Per lanciare il Distretto centro storico, i commercianti interpellati suggeriscono un marchio condiviso. «Un “brand” – chiude il manager – che inviti a scegliere Bassano per gli acquisti. Facendo leva sulla bellezza della città, ma anche evidenziando le produzioni di alta qualità che offre». È un quadro non certo catastrofico, quindi, quello tracciato dall’indagine delle scorse settimane. Secondo l’assessore uscente alle attività economiche, Cristina Busnelli, è un segnale importante e un invito a proseguire. «Il bando regionale è stato davvero una buona boccata di ossigeno per il centro –evidenzia – e i numeri dimostrano che ha permesso di raggiungere obiettivi importanti sul piano della promozione e della riqualificazione. Il 15 luglio scade un nuovo bando regionale, l’obiettivo ora è lavorare per promuovere nuovi progetti che consolidino la qualità del nostro distretto commerciale». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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