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Bassano/Cassola

Cinese aggredito
«Trattato peggio
di un animale»

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Quian Zhang abbracciato dai clienti bassanesi del suo bar e, a destra, dopo l'aggressione
Quian Zhang abbracciato dai clienti bassanesi del suo bar e, a destra, dopo l'aggressione
Quian Zhang abbracciato dai clienti bassanesi del suo bar e, a destra, dopo l'aggressione
Quian Zhang abbracciato dai clienti bassanesi del suo bar e, a destra, dopo l'aggressione

«Il taglio alla testa guarirà, ma non la ferita al cuore generata da quell'aggressione cattiva. Sono stato trattato peggio di un animale. Viviamo qui da sempre, ci sentiamo italiani». A parlare è Qian Zhang, il 26 cinese che lunedì sera è stato aggredito mentre stava cercando di entrare in un bar di una stazione di servizio lungo via Valsugana, a Cassola. Doveva fare benzina, voleva cambiare una banconota da 50 euro, un'operazione banale finita con la più bieca delle aggressioni: una bottigliata in testa perché «sei cinese, hai il coronavirus».

 

Il 26enne da due anni gestisce con la moglie un bar a Bassano e ieri tanti clienti bassanesi hanno voluto portare solidarietà alla coppia. «Appena mi sono avvicinato alla porta del locale - spiega Qian, ancora incredulo per quanto successo - qualcuno mi ha detto che non potevo entrare perché ero cinese e potevo essere infetto. Ho spiegato che volevo solo cambiare dei soldi e sono partiti gli insulti. Io non capivo bene. Pochi secondi dopo un giovane si è alzato e mi ha spaccato una bottiglia di birra in testa». L'autore del gesto è già stato identificato e denunciato dai carabinieri: si tratta di V.M., 22enne di Rosà già noto alle forze dell'ordine.

 

LA RICOSTRUZIONE DEI CARABINIERI.  Secondo quanto ricostruito dai militari, il 26enne cinese stava per entrare nel locale ma invece di essere accolto come normalmente accade ad un cliente, è stato invitato ad uscire dalla proprietaria perché infetto. Il giovane, sorpreso, ha ribadito di star bene. Ed è stato a quel punto che un avventore ha impugnato una bottiglia di birra rompendogliela in testa.  L'aggressore è stato quindi fatto uscire da altre due persone, per poi dileguarsi velocemente. A chiamare il 112 è stato lo stesso cinese: i carabinieri di Romano d'Ezzelino, dopo aver ascoltato i presenti, hanno acquisito le immagini della videosorveglianza della zona grazie ai quali sono poi risaliti all'aggressore. Il 26enne è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Bassano dove è stato trattenuto in osservazione e poi dimesso il giorno dopo con una prognosi di guarigione di alcuni giorni. 

 

 

Francesca Cavedagna

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