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Rossano Veneto

«Cane affamato e pieno di pulci»: i proprietari a processo

La presunta vittima dei maltrattamenti era un pastore tedesco di 7 anni (Foto Archivio)
La presunta vittima dei maltrattamenti era un pastore tedesco di 7 anni (Foto Archivio)
La presunta vittima dei maltrattamenti era un pastore tedesco di 7 anni (Foto Archivio)
La presunta vittima dei maltrattamenti era un pastore tedesco di 7 anni (Foto Archivio)

Da una parte due fratelli accusati di aver maltrattato un cane; dall’altra, un cliente della loro officina che quella bestiola se la sarebbe portata via e tenuta. È una vicenda singolare quella che sarà discussa in aula fra qualche settimana davanti al giudice Carli. A processo, per i presunti maltrattamenti di un pastore tedesco di 7 anni (dopo essersi opposti ad un decreto penale), ci sono Maria Rosa e Fulvio Pegoraro, di 69 e 81 anni, di Rossano Veneto, i quali - assistiti dall’avv. Pier Nicolò Cecchin - si difendono con decisione dalle accuse, ma hanno visto l’associazione Earth costituirsi parte civile con l’avv. Massimo Rizzato. Dall’altra, chi li aveva segnalati in procura, il trevigiano Leonardo Favrin, 53 anni, di Crespano, che non si è opposto ad un decreto penale di condanna per l’appropriazione indebita di quello stesso animale, decreto che è diventato esecutivo.

I fatti contestati sarebbero avvenuti a Rossano nel febbraio 2017. Favrin, cliente dell’officina dei Pegoraro, si sarebbe presentato da loro - a fianco c’è l’abitazione - e avrebbe visto il cane che soffriva di alopecia. «Conosco un ottimo veterinario, se me lo date oggi pomeriggio glielo porto». In realtà, a detta dei Pegoraro, non lo avrebbe più restituito, tanto è vero che lo denunciarono per appropriazione indebita. Dopo questa querela, a rivolgersi all’autorità giudiziaria fu Favrin, che sostenne che il cane era maltrattato: «Per crudeltà o senza necessità - si legge nel capo di imputazione - veniva omesso di somministrargli un’alimentazione sufficiente ed adeguata e di provvedere alla cura generale (dell’animale, ndr) tanto che risultava affetto da marcata magrezza, scarso tono muscolare, grave dermatite lichenificante con ampie aree alopeciche e con pidocchi e pulci». Il pastore tedesco avrebbe presentato delle lesioni. Di qui l’ipotesi di maltrattamento di animali.

Secondo la versione dei Pegoraro, quella denuncia sarebbe stata strumentale, dopo quella che avevano presentato loro, perché l’animale era ben tenuto e curato da parte di proprietari che alle bestie vogliono bene. A riprova, vi sarebbe la testimonianza delle guardie zoofile dell’Enpa, che avrebbero compiuto un sopralluogo a Rossano trovando l’ambiente in cui era tenuto il cane adeguato, pulito, in ordine. Il pastore tedesco i proprietari non lo avrebbero più visto, ma ora dovranno convincere il giudice di non aver compiuto nulla di quanto viene loro contestato. 

 

Diego Neri

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