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Cassola

Attacco hacker ai distributori. Sono ragazzini i predoni di sigarette a 10 centesimi

A Cassola prelevati pacchetti per 600 euro. Il gestore ha individuato alcuni dei 15enni e ha avvisato i genitori che hanno così restituito il bottino. Caso simile a Rossano

Anche due distributori di sigarette del Bassanese sono stati presi di mira dagli hacker, uno in centro a Cassola, l’altro alla stazione di benzina Q8 di via Bassano, a Rossano Veneto. Il danno ha permesso a chi voleva fumare praticamente gratis di azionare l’apparecchiatura e veder uscire un pacchetto di “bionde” per una cifra che definire irrisoria è un eufemismo, 10 centesimi.
Il primo distributore ha subito un danno di mille euro, ma dopo che sui social il titolare della tabaccheria di piazza Aldo Moro ha sottolineato l’accaduto sostenendo che aveva riconosciuto alcuni dei “furbi” che avevano approfittato della situazione, ragazzi di circa 15 anni, s’è visto recapitare nei giorni successivi le sigarette per un valore di circa 600 euro.

L'inghippo scoperto dallo stesso titolare

È lo stesso titolare, Daniel Martinello, 34 anni, residente nel Trevigiano a ricordare l’accaduto. «Sabato ho chiuso la tabaccheria alle 19,30 e una volta rientrato a casa sono stato avvertito da alcuni clienti di quanto stava accadendo. Queste persone tra l‘altro hanno anche bloccato i ragazzi che stavano facendo man bassa di sigarette. Mi sono subito recato nella tabaccheria e mi sono reso conto che il primo pacchetto a dieci centesimi era stato erogato alle 20,22 e l’ultimo alle 21,12. Ho spento il distributore - spiega ancora Martinello, titolare del negozio da quasi due anni - e sono rientrato a casa con il presupposto di accertarmi dell’accaduto alla riapertura del lunedì. Dalla verifica è emerso che erano state erogate sigarette per circa 1000 euro a 10 centesimi al pacchetto. Attraverso il sitema di videosorveglianza ho riconosciuto due o tre dei ragazzi tra la decina di giovani che si erano avvicinati alla macchina. Ho contattato allora i loro genitori, con l’intenzione di trovare una collaborazione e far capire ai giovani che avevano approfittato di una situazione a me sfavorevole. Così è stato e così poche ore dopo sono arrivare borse con pacchetti di sigarette per un valore di circa 600».

Questo fino a ieri e non è detto che arrivi qualche altro rimborso anche sotto forma di contante. «Sono già soddisfatto di quanto rientrato – sottolinea il tabaccaio – e non avrei mai fatto denuncia. Sono convinto che se ai giovani si parla e si spiegano come determinate azioni non siano giuste, possono essere aiutati. Anche alla stazione di servizio Q8 di via Bassano a Rossano, il distributore funzionante 24 ore su 24 ha subito l’attacco degli hacker. Non solo sigarette in questo caso ma pure altri prodotti sono stati erogati per un certo periodo di tempo a 10 centesimi. Più di qualcuno ha approfittato del problema e ha fatto scorta di articoli. Come in quello di Cassola, pure alla stazione di Rossano tramite la telecamera interna del distributore e quella della stazione di servizio, i responsabili hanno potuto individuare sia le fisionomie sia le targhe delle auto di chi ha fatto incetta di prodotti “a costo simbolico”. Gli stessi titolari hanno chiesto la restituzione degli articoli prelevati prima di informare le forze dell’ordine. 

Lucio Zonta

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