È Asiago la “Città del Formaggio 2022”. L’Onaf, organizzazione nazionale assaggiatori formaggi, ha premiato il capoluogo altopianese con questa iniziativa, che vuole dare supporto al settore lattiero-caseario nonché ai Comuni che sostengono il settore e la cultura del formaggio. L’ente dal 1989 diffonde la cultura casearia e promuove i prodotti di qualità attraverso l’insegnamento della tecnica di assaggio. In 32 anni ha formato 15 mila assaggiatori. Oggi Onaf è presente in quindici regioni italiane con 38 delegazioni e il suo obiettivo, riassunto nel “Manifesto in difesa della qualità riconoscibile dal gusto”, è ribadire con forza l’importanza del gusto tra i parametri grazie ai quali si deve riconoscere la qualità di un formaggio, contribuendo alla tutela e alla valorizzazione delle produzioni di qualità.
«Il riconoscimento dimostra una volta di più l’importante ruolo che Asiago dop ha per questo territorio - afferma Fiorenzo Rigoni, presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago -. Da sempre siamo impegnati nel preservare e valorizzare questa produzione di qualità con un percorso attento alla sostenibilità ambientale e sociale. Con questo nuovo tassello viene ribadito il valore del prodotto d’origine e l’importanza culturale della nostra tradizione casearia».
Da qualche anno l’Onaf ha istituito l’albo delle “Città del Formaggio” per individuare quei comuni che siano culturalmente ed economicamente sede di produzioni casearie e di eventi promozionali per il settore.
«Ogni anno tra le città candidate viene scelta una vincitrice, nella quale installare un pannello segnaletico turistico con l’indicazione di “Città del Formaggio” - illustra l’assessore al turismo di Asiago, Nicola Lobbia -. L’Amministrazione comunale di Asiago assieme al Consorzio tutela formaggio Asiago e al Caseificio Pennar sono impegnate nella promozione del territorio attraverso la valorizzazione del formaggio Asiago, uno dei migliori e uno dei più conosciuti al mondo. Con eventi turistici come Made in Malga oppure realizzando contenuti promozionali si prosegue con questa valorizzazione oltre alla certificazione dei pascoli e la candidatura delle malghe a patrimonio dell'Unesco. Proporre il nostro territorio attraverso l' eccellenza dei prodotti e vendere i nostri prodotti conservando il nostro ambiente è la nostra missione, vero e unico impegno di comunità».