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Il dramma

Angelo Zen, disperso nel terremoto in Turchia. Il figlio: «Non abbiamo nessuna notizia di mio padre»

Il sessantenne ha vissuto per molto tempo a Romano d'Ezzelino; trasferitosi nel Veneziano, si trovava a Kahramanmaras la notte del disastro. Nel Bassanese attualmente risiedono la prima moglie e uno dei figli.
Angelo Zen, 60 anni, in una foto tratta dal suo profilo Facebook
Angelo Zen, 60 anni, in una foto tratta dal suo profilo Facebook
Angelo Zen, 60 anni, in una foto tratta dal suo profilo Facebook
Angelo Zen, 60 anni, in una foto tratta dal suo profilo Facebook

«Non abbiamo nessuna notizia di mio padre, ci dobbiamo ancora rendere conto di tutto e capire cosa sta succedendo. Lasciateci tempo, adesso non saprei davvero cosa dire». Poche parole, dette con la voce sospesa di chi vive giorni di apprensione. Così Mirko Zen, contattato al telefono nel tardo pomeriggio di ieri, ha spiegato l'angoscia della sua famiglia in questi momenti, da quando la prima scossa del terribile terremoto che ha colpito la Turchia lunedì, ha bloccato ogni comunicazione col padre Angelo Zen, tecnico orafo di 60 anni, molto conosciuto nel Bassanese, ora residente a Martellago (Venezia), insieme alla moglie.

Da domenica più nessuna notizia

L'ultimo contatto di Zen con la famiglia risale a domenica «Tutto bene, torno presto». Un cielo porpora che si specchia sul Canal Grande è il suo ultimo post su Facebook di Angelo Zen, sempre di domenica; è un video della pagina "Venezia non è Disneyland". Era già a Kahramanmaras, nella città della Turchia orientale rasa al suolo. A Romano d'Ezzelino, la cognata, Gabriella Scotton, al telefono fa sapere: «Siamo in attesa, non possiamo dire nulla». L'amministrazione comunale ha cercato di mettersi in contatto con la Farnesina, per avere aggiornamenti sulle ricerche ed essere pronta ad ogni eventuale azione di supporto.

L'angoscia dei familiari

Sessant'anni compiuti ai primi di gennaio, nato a Saronno (Varese), vive in una casa immersa nel verde a Maerne di Martellago (Venezia) con la moglie Patrizia Costarella, 48 anni, imprenditrice digitale e rappresentante di Herbalife. L'ultima posizione conosciuta è l'hotel Sahra di Kahramanmaras, poco distante dall'epicentro del sisma. La città è stata quasi interamente rasa al suolo e nelle ore successive al sisma il telefono dell'uomo ha continuato a suonare a vuoto. Ogni squillo senza risposta ha tolto un po' di terra sotto i piedi della famiglia. Nelle mani i familiari ed amici stringono gli smartphone, nella testa c'è solo la speranza di poter sentire la voce di Angelo dall'altra parte. Dal terremoto sono trascorse più di cinquanta ore, senza alcun riscontro. La moglie Patrizia si è chiusa nella sua angoscia. Così i figli Leonardo e Mirko, avuti dalla prima moglie che vive nel Bassanese. Ora la domanda è se fra le macerie dell'albergo turco vi siano sopravvissuti oppure no. I soccorritori sono al lavoro in tutto il paese per cercare di recuperare i tanti che mancano ancora all'appello. Su Twitter si ripetono gli appelli perché le squadre di soccorso non sono ancora arrivate: «Si prega di inviare una squadra al Sahra Hotel nel centro di Kahramanmara. Mio cugino e l'albergo sono sotto le macerie. Non c'è una sola squadra lì. Per favore aiutatemi urgentemente».

Chi è Angelo Zen

Meno di una settimana fa, Angelo Zen commentava con orgoglio su Linkedin uno dei suoi ultimi lavori: «Ho installato questo forno e devo dire che è meraviglioso. Il sistema di controllo automatico del gas evita ogni possibile errore umano con incredibile semplicità», scriveva. La valigia sempre pronta, Zen è abituato a spostarsi da un Paese all'altro per il proprio lavoro. In Turchia c'è già stato, nel 2021, per un lavoro analogo a quello che doveva fare in questi giorni. Lavoro a parte, Angelo ama viaggiare in compagnia della moglie Patrizia. L'ultima vacanza, in Medio Oriente, appena lo scorso dicembre. Sui social i sorrisi in aeroporto, un video che racconta di una coppia affiatata. Tra le passioni anche lo sport. Dal ciclismo allo sci e il trekking. Momenti di condivisione con i figli, pedalate in compagnia come quella a Caldonazzo della scorsa estate: un «bellissimo giro con mio figlio Leonardo» scriveva. E poi ancora, le sciate a Madonna di Campiglio. Con gli amici bassanesi di quello che fu il disciolto Sci club Montegrappa ha sempre mantenuto i contatti e ha sempre condiviso allegre rimpatriate.  

Il ministro Tajani: «Doveva contattare un suo socio il giorno dopo»

«Tranne l’imprenditore Angelo Zen, tutti gli italiani che si trovavano nelle zone del sisma sono stati contattati, sono in salvo. Vicino all’epicentro c’erano poche decine di connazionali, mentre nell’area ce n’erano circa 170, almeno coloro che erano registrati sull’app», ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Agorà su Rai 3. Zen, ha precisato il ministro, «doveva contattare un suo socio turco. Però l’avrebbe dovuto contattare il giorno dopo il terremoto. Quindi anche il suo socio turco non sa, sapeva che era arrivato ma non aveva avuto notizie perché si sarebbero dovuti vedere la mattina. Il terremoto è accaduto verso le 2.30 di notte e loro si dovevano incontrare la mattina seguente. Non abbiamo altre notizie».

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Martedì 7 Febbraio

 

È un sessantenne di Romano d'Ezzelino l'italiano disperso nel terremoto in Turchia

È un sessantenne del Bassanese, Angelo Zenil disperso italiano nel sisma in Turchia. L'uomo, originario di Saronno, ha vissuto a Romano d'Ezzelino, dove vivono ancora la prima moglie ed uno dei due figli, Leonardo, sino ad alcuni anni fa quando si è trasferito a Maerne, nel Veneziano.

Nel Bassanese attualmente risiede uno dei figli. È stato proprio uno di questi a dare l'allarme dopo aver tentato inutilmente di mettersi in contatto con il genitore non appena sono giunte le notizie delle violente scosse che hanno colpito la penisola anatolica.

Il sessantenne, titolare di una ditta individuale, si occupa di manutenzione di macchine industriali, in particolare proprio in Turchia dove appunto si trovava in questi giorni per lavoro; a Kahramanmaras, città turca di un milione di abitanti, epicentro del sisma, rasa al suolo dalla scossa. Dopo l’ultimo contatto di domenica sera, poche ore prima del  terremoto, di lui non vi sono più notizie.  Fonti vicine alla famiglia hanno riferito che la moglie e i figli di Angelo chiedono «solo il riserbo sulla vicenda» e che non faranno dichiarazioni. Le finestre dell’abitazione di Maerne di Martellago (Venezia), dove Zen risiede con Patrizia Costarella, sposata in seconde nozze, sono sbarrate.

 

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«La famiglia» di Angelo Zen «prega di non affollarsi presso di loro, la Farnesina avuto la delega per fornire tutte le informazioni», ha aggiunto Tajani. «Per adesso è soltanto non rintracciabile, non sappiamo dove stava durante il terremoto, prima di dare notizie è meglio essere molto prudenti», ha detto il ministro, ricordando che nella zona «non ci sono collegamenti telefonici o internet».

«Stiamo cercando di contattare l’imprenditore italiano Angelo Zen disperso in Turchia. Pare che l’ultimo contatto l’abbia avuto con la famiglia poco prima del terremoto». Così, ancora, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani sul cittadino veneto di cui non si hanno ancora notizie. In mattinata aveva annunciato al Tg3 in collegamento dall’Unità di crisi della Farnesina: «Manca soltanto un italiano che non siamo riusciti a contattare. Si tratta di Angelo Zen, della provincia di Vicenza, siamo in contatto costante con la famiglia».

Carlo Barbieri e Francesca Cavedagna

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