Mettiamoci le temperature decisamente estive, mettiamoci (soprattutto) l'eccesso di alcol, così succede che il Brenta e il Ponte degli Alpini diventino piscina e attracco per un ragazzo che nel pomeriggio di ieri ha pensato bene di farsi un bagno in mutande, utilizzando i piloni del monumento come appoggio per gettarsi in acqua e risalire. Il tutto filmato da amici e passanti. Alcuni dei quali hanno chiesto l'intervento delle forze dell'ordine: e allora il protagonista è tornato a riva e se l'è data a gambe, fuggendo sempre con solo le mutande addosso, in compagnia di tre amici che pochi istanti prima lo stavano incitando. Ora i carabinieri sono al lavoro per identificare i giovani, poi scatteranno le sanzioni.
Il nuovo sfregio al monumento nazionale è avvenuto intorno alle 18 di ieri, sul lato di Angarano. Un giovane apparentemente sulla trentina si è spogliato, restando con solo gli slip addosso, si è tuffato nel fiume, ha fatto qualche bracciata, è salito su uno dei rostri del Ponte, ci è rimasto per alcuni minuti a prendere il sole, si è pavoneggiato attirando l'attenzione delle gente e i lazzi degli amici e infine si è di nuovo gettato in acqua. Il tutto con un equilibrio e con un eloquio decisamente precari, tali da far pensare a un generoso consumo di alcolici.
Quando i passanti hanno dato l'allarme, sono arrivati i carabinieri e anche i vigili del fuoco, per attivare un possibile soccorso perché nella concitazione era sembrato che il giovane fosse in difficoltà o stesse manifestando istinti suicidi. Invece stava benissimo, e si è dato alla fuga in biancheria intima. I carabinieri, arrivati poco dopo, hanno avviato le ricerche, alle quali collaborano anche gli agenti della polizia locale. Il conto che sarà presentato al "sirenetto" sarà lungo: c'è un'ordinanza sul decoro che prevede multe salate e la balneazione è vietata. Si potrebbe configurare anche un'accusa di procurato allarme.